Se Dio c’è davvero, ci osserva inorridito

Dio è stato usato dagli uomini per giustificare nefandezze

Se Dio c’è davvero, ci osserva inorridito
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Caro Vittorio,
immagino glielo abbiano già chiesto, ma lei crede in Dio? Non in una qualche religione dettata e determinata dal luogo e dalla famiglia di nascita, ma proprio in Dio. Glielo chiedo perché osservando l'andamento del mondo mi sto sempre più convincendo che proprio Dio non meriti certi credi e men che meno certi credenti. Soprattutto quelli che lo invocano uccidendo il prossimo, rendendo tale invocazione una bestemmia. Capisco che non si possa pretendere più di tanto da un'umanità come quella attuale in cui certe religioni vengono considerate più importanti di Dio stesso. Dimenticando che, per fare un parallelismo, qualunque religione sta a Dio come una stella all'universo. Perché è l'immensità e non un sole che ti dovrebbe far perdere il fiato! Ed è di questo che troppo spesso ci dimentichiamo quando ci odiamo l'un l'altro per questo o quel credo! Sbaglio?
Cordiali saluti
Mario Taliani

Caro Mario,
come mai questa domanda indiscreta? Ovviamente scherzo, ogni quesito è lecito e non è un problema per me rispondere. Mi piacerebbe tanto che Dio esistesse, perché questo implicherebbe che ci sia qualcosa dopo la vita, insomma che non finisca tutto miseramente con la morte, ovvero che solamente il nostro corpo, una specie di involucro divenuto inutile, finirà nella tomba, mentre la nostra essenza, il nostro spirito, seguiterà ad essere. Sì, sarebbe proprio bello se ci fosse un paradiso in cui ritrovare persone e animali che abbiamo amato in vita, pronti ad accoglierci, lì in fedele attesa di noi. Eppure temo che si tratti di fantasie collettive che gli uomini hanno creato e tramandato per dare un senso a ciò che pare non averne nonché per sfuggire all'angoscia più grande, quella generata dal solo pensiero del trapasso, qualcosa che tocca a tutti per il semplice fatto di essere nati. Credere in Dio è una sorta di consolazione o sollievo. Quando le cose ci vanno male, sappiamo a chi rivolgerci e attraverso la preghiera, del cui potere curativo per l'anima io sono sicuro, possiamo lenire la nostra sofferenza.

Osserverai probabilmente che ancora non ho risposto con chiarezza al tuo interrogativo. Ebbene, posso dire che non credo in Dio, ma da sempre e tuttora mi domando se mi stia sbagliando e Dio solo sa quanto lo vorrei. Quando ammiro un tramonto, con i suoi colori infuocati, o la luna, pallida e perfetta, o le stelle, o la perfezione del mio gatto, Ciccio, così come quella di altre creature, mi dico: «Qualcuno o Qualcosa di straordinario deve avere pure creato tutta questa bellezza...!». E in quel momento mi sento come confortato. Sì, in quegli attimi persino io ho fede. Il problema è che poi la smarrisco subito. Non riesco proprio a trattenerla. In me prevale la razionalità, che mi pone in perfetta antitesi con tutto ciò che è mistico o metafisico. Magari, spero il più tardi possibile, mi ricrederò, giungerò al cospetto del Creatore e prevedo che non tratterrò qualche battutaccia. Del resto, tu hai ragione: se Dio esiste, perché l'umanità fa tanto schifo? Insomma, non avrebbe potuto renderci un pochino migliori? I popoli da sempre si ammazzano nel nome di Dio, ma questa non è colpa del Signore. Le religioni le ha inventate l'essere umano, Dio non c'entra nulla. Ed esse, che non sono altro che un motivo in più per odiarsi e massacrarsi, sono piene di dogmi, prigioni del pensiero, immutabili. Invocando Allah ci si fa saltare in aria per annientare il maggior numero di persone, poiché ritenute e chiamate «infedeli», ossia non fedeli ad Allah, non credenti. Nel segno della croce si è combattuto a lungo e fatto carneficina di innocenti.

L'uomo ha usato spregiudicatamente Dio per giustificare i propri crimini. Lo fa da sempre.

E accade tuttora, anche all'interno di certe organizzazioni mafiose, dove la fede cristiana è sacra e i riti di iniziazione prevedono la presenza di simboli religiosi a cui il mafioso è ferocemente legato.

Immagino che, se Dio c'è, ci osservi inorridito da lassù.

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