Sesso senza amore, perché no?

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Gentile sig.ra Braghieri, leggo da anni i Suoi articoli con vivo interesse e adesso seguo la sua rubrica. Nella sua corrispondenza di giovedì col ragazzo in vacanza che lamentava l'amica "sbrigativa" mi permetto di dissentire su un punto. Il "sesso disadorno di tutto il resto è davvero poca cosa", Lei dice. Secondo me no, purché ci sia chiarezza. Mi spiego. Ho 58 anni, ho avuto relazioni lunghe e brevissime, flirt occasionali e convivenze, ho frequentato brasiliane focose, piemontesi riservate, toscane schiette, romane insofferenti. Sono stato con 18enni timide e tenerissime e cinquantenni maliarde e opportuniste. Ogni storia ha il suo spazio, il suo significato, il suo vissuto. Posso stare benissimo con una ragazza con cui vado solo a letto, senza implicazioni sentimentali, e male con una persona a cui voglio bene. Intendo dire: il sesso (che ha sfumature emotive e direi pure "tecniche" molto soggettive) partecipato con desiderio e trasporto fa bene alla testa e al fisico, anche se non è accompagnato dall'amore. Sono due cose diverse. Ma non per questo la seconda è "piena" e la prima è "vuota". E le garantisco che spesso avere la testa libera - appunto senza un legame che costringe a certi paletti anche inconsci - aiuta molto. Non me ne voglia se ho una visione diversa. Il ragazzo della lettera è sicuramente un animo d'oro, educato e con dei sanissimi principi. E magari la sua amica no. Ma io la portavo a letto. Grazie per la Sua gentile attenzione, un cordiale saluto.

Andrea - Grosseto

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Ci mancherebbe Andrea! Questo spazio è fatto apposta per avere visioni diverse. Senza sarebbe morto. Poi lei non ci offre solo una visione, ma un’esperienza opposta rispetto a quella del ventunenne in vacanza in Sardegna e questo è ancora più interessante. Le dirò anche che non ho difficoltà a credere alla sua “versione” dei fatti. Immagino che avrebbe “sigillato” diversamente quella fatidica notte e immagino che la variegata carrellata di relazioni (brevi o lunghe che siano state) le abbiamo lasciato in dote una variegata carrellata di sensazioni e di tipologie umane. Ho qualche anno meno di lei ma di fatto facciamo parte della stessa “nidiata” generazionale e ricorderà bene che a quei tempi ci hanno cresciuti con stereotipi, per quanto riguarda il modo di portarsi a seconda del “genere”, ben più schematici e intransigenti di quelli di oggi.

Anche per questo, forse, ho una visione così tristemente tradizionale della vicenda. Come forse, però, ce l’ha il ragazzo in questione a dispetto della sua giovane età. E trovo giusto che abbia scelto in libertà, meno che si sia visto additare il giorno dopo. Grazie Andrea!

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