Sgarbi show al Maxxi insieme a Morgan. I dipendenti inviano una lettera: "Noi strumentalizzati"

La serata con il sottosegretario e Morgan ha innescato forti tensioni al Museo d'arte contemporanea di Roma. Giuli convoca i firmatari della lettera di protesta

Sgarbi show al Maxxi insieme a Morgan. I dipendenti inviano una lettera: "Noi strumentalizzati"
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La serata inaugurale dell'Estate al Maxxi ha provocato una serie di indignazioni e polemiche. Il programma serale di musica, cinema, incontri e reading nella piazza del Museo romano guidato da Alessandro Giuli ha visto il 21 giugno un dialogo tra Morgan e Vittorio Sgarbi, con la partecipazione dello stesso ex direttore di Tempi. L'intervento del critico d'arte e sottosegretario alla Cultura è stato quello che più in particolare è finito nel mirino della critica dei dipendenti del Maxxi per avere sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio.

La serata doveva essere un faccia a faccia tra Morgan e Sgarbi sui rispettivi gusti e passioni. Stimolato dalle domande del cantautore, il sindaco di Arpino ha però iniziato a parlare delle sue esperienze sessuali e del numero di donne conquistate. "Houellebecq dice che c'è un momento della vita in cui noi conosciamo un solo organo: il c…o - ha affermato tra l'altro Sgarbi -. Poi, dopo i 60 anni, scopri che ci sono anche altri organi, c'è per esempio il colon, il pancreas, la prostata. Io non sapevo che c…o fosse 'sta prostata, mai incontrata. A un certo punto sui 67 appare la prostata e tu devi fare i conti con questa tr…a putt..a di m…a che non hai mai incontrato in vita tua. Il ca…o se ne va e arriva la prostata".

Tra una telefonata da un numero sconosciuto e l'elenco dei primati mondiali di conquiste femminili (in testa Warren Beatty, con 12.500, fino a Kennedy con mille), Sgarbi è passato parlare di se stesso: "Gli osservatori dell’Osce, nel momento in cui ero attivo, valutavano anche nove al mese". "Io però – ha voluto precisare Sgarbi - ho fatto una ricerca, e sembra che il campione del mondo sia un altro statista insigne che non ha avuto inchieste, Fidel Castro: 35mila. Viva il comunismo!".

Secondo quanto riportato dall'Ansa, al termine della serata parecchio movimentata dal punto di vista dialettico, alcuni dipendenti del Maxxi - che ha un personale in prevalenza femminile - avrebbero protestato e scritto al presidente Giuli una lettera riservata per chiedergli di tutelare la dignità del museo delle arti del XXI secolo. Il Maxxi avrebbe poi tagliato alcuni passaggi dalla diretta pubblicata sul canale YouTube (ma rimasti tra i reel di Sgarbi su Instagram). A quanto poi si apprende, Giuli avrebbe incontrati i lavoratori per discutere della loro protesta. Contattati telefonicamente, alcuni dipendenti del museo hanno manifestato la propria solidarietà al presidente, il cui ruolo non è mai stato messo in discussione neanche nella lettera.

I dipendenti della Fondazione "esprimono la propria solidarietà al presidente, Alessandro Giuli, per la strumentalizzazione mediatica e politica di una lettera riservata e personale in cui - si osserva ancora - si esprimeva una riflessione collettiva". "Alla lettera - si fa notare ancora - è seguita con immediatezza la risposta del presidente, con l'invito a un incontro importante e significativo".

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