"Israeliani specie demoniaca". L'insulto razzista di Patrick Zaki

Sui social l'attivista si sfoga contro lo Stato ebraico, rilanciando un video del conflitto in Medio Oriente: "Che Dio maledica la loro specie demoniaca"

"Israeliani specie demoniaca". L'insulto razzista di Patrick Zaki
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Patrick Zaki insiste e su Israele torna a stillare veleno. Nelle scorse ore l'attivista egiziano si è sfogato sui social in merito alla situazione mediorientale, utilizzando parole durissime nei confronti dello Stato ebraico. L'ex studente, in particolare, ha rilanciato sulla piattaforma X le drammatiche immagini di un bombardamento nella Striscia di Gaza: nel video si vede una donna disperarsi davanti a un edificio completamente in fiamme. "Una bambina palestinese viene bruciata viva dopo un attacco aereo israeliano su un edificio che ospita civili sfollati", ha scritto Zaki a commento.

E ancora, ha aggiunto: "Tutto ciò che sua madre può fare è stare seduta lì e guardare, che Dio maledica la loro specie demoniaca". In particolare, quest'ultima espressione ha comprensibilmente colpito l'attenzione di diversi utenti della piattaforma X, che hanno esternato il loro disappunto. "Specie demoniaca? Israele è una specie demoniaca? Capisco che lei, signor Zaki, essendo un egiziano, possa essere abituato a tale linguaggio quando parla di Israele. Ma qui ci troviamo in Italia. E tali espressioni non sono ben accette", ha scritto ad esempio un commentatore.

Zaki post

E in un'altra reazione si legge: "Scusi ma cosa intende per 'specie demoniaca'? Forse ho capito male io. Spero". In effetti il linguaggio utilizzato da Zaki lascia a dir poco perplessi, anche perché stavolta non sembra riguardare un'autorità politica in senso astratto o figurato. In passato, lo stesso attivista egiziano si era espresso con parole altrettanto dure nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, da lui definito un "serial killer" in un post pubblicato sui social. Travolto dalle polemiche e accusato di dimenticare le vittime israeliane del conflitto in corso, lo scorso dicembre Patrick aveva replicato così: "Non dimentico i civili israeliani nelle mani dei terroristi e spero che siano presto liberati. Ma ho scelto di essere la voce dei civili palestinesi, la voce di chi non ha voce".

Poi, le sue successive partecipazioni alle assemblee studentesche negli accampamenti universitari pro-Palestina e i ripetuti post sui social per dar spazio alle istanze di Gaza. Nelle scorse ore, dopo quella frase sulla "specie demoniaca", l'attivista è tornato a far parlare di sé.

"Questo sarà in prima pagina sui giornali italiani? No perché non è ucraina o israeliana, è solo una povera bambina palestinese come 15000 bambini sono stati uccisi negli ultimi 300 giorni", ha aggiunto Zaki in riferimento al video rilanciato sulla piattaforma X, convintissimo delle proprie argomentazioni. Peccato solo che, nelle sue continue uscite a sostegno della Palestina, Patrick non trovi parole altrettanto dure per condannare i terroristi islamici che tengono il popolo palestinese in ostaggio.

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