- La Lega al Nord è spaccata da tempi non sospetti. O meglio: a non pochi non piaceva l’allargamento al Sud voluto da Salvini e lo spostamento a destra del Carroccio. Ricordo un dirigente piemontese che negli anni buoni del "Capitano" mi disse: “Per me conta solo il Piemonte, ma mi devo turare il naso”. A tenere tutto insieme era la lotta all’immigrazione clandestina. Ora che il tema ha meno appeal, al Nord tornano le pulsioni autonomiste che non si erano mai sopite. L’identità è l’identità. Lo sfondamento al Sud non è andato a buon fine, l’alleanza con Forza Italia neppure, i sondaggi premiano Meloni. Quindi sì, Salvini rischia. Ma non è così scontato - in un partito leninista come quello leghista - che finisca davvero col perdere la segreteria…
- Fermi tutti, vi leggo il pezzo di Annalisa Cuzzocrea su Elly Schlein: “Sembra un’ossessione, il noi, per Schlein. Non pensa a un ticket, ma a 'una squadra dei più competenti, non dei più fedeli'”. E ancora: “Ci sono 160 sedie disposte a cerchio, al Monk, ma ci sono molti moltissimi posti in piedi. Ceto medio riflessivo”. Capito? Ceto medio riflessivo (ma che vor dì), squadra dei competenti. La stampa progressista è già eccitata all'idea di avere la sfida Elly-Giorgia.
- Napoli assume 200 spazzini, di cui 19 con la laurea. Non so se servono davvero o se si tratta del più classico degli assumifici all'italiana. Però una cosa mi fa riflettere: che la firma su un contratto per diventare "operatore ecologico" sia stata fatta alla presenza del sindaco e di "molti genitori emozionati, impegnati a scattare foto e fare selfie nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino". Siamo messi davvero molto male.
- La bava con cui la Stampa ha sostanzialmente scelto di appoggiare il nuovo corso di Elly Schlein non mi sorprende. In fondo la sinistra, soprattutto i media di sinistra, è sempre alla cerca di un simbolo che possa scaldare un po’ i cuori al circoletto di intellettuali fluidi e inclusivi. Elly è una donna, è femminista, è ecologista, lesbica (forse dovrei dire bisessuale) e progressista. Appoggia le battaglie per i rider, il ddl Zan e ogni cosa Lgbtqxyz+. Già nota la sua posizione a favore delle Ong, pure di Carola Rackete, ha avuto l'endorsment di Michela Murgia, ha espresso solidarietà a Roberto Saviano, baci e abbracci con Boldrini ed è il punto di riferimento delle Sardine. Se uno va sul suo sito trova il video della sua partecipazione ad un convegno “Migrare è umano” insieme a Sea Watch, Mediterranea, Open Arms e… Marco Damilano. Praticamente abbiamo già trovato la nuova Soumahoro donna, lesbica e bianca. Farà la stessa fine?
- Ha ragione da vendere Calenda: per capire la crisi della sinistra, intesa come Pd e soci, bisogna prima comprendere la crisi della stampa di sinistra. Che non sa più da tempo interpretare i bisogni della gente ma si scappella su schwa, immigrazione e Soumahoro.
- Non sono un fan delle Ong. Ma trovo inammissibile, scandaloso, insopportabile che le udienze della Jugend Rettet a Trapani vengano rinviate per futili motivi. Darius Beigui, tedesco, accusato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per tre volte ha preso un volo dalla Germania per difendersi nel processo e nessuno, né la Procura né la Polizia, è in grado di trovare un interprete ufficiale ma solo un funzionario di polizia in pensione. Se è vero quel che dicono gli umanitari della Ong, allora la giustizia italiana è da Terzo Mondo.
- I vaccini sono serviti e tutto il resto. Ok, ok. Siamo d’accordo. Ma mi chiedo per quale motivo Albert Bourla, ovvero il boss della Pfizer, oggi per la seconda volta abbia rifiutato di presentarsi di fronte al Parlamento europeo per un’audizione sulle trattative tra Big Pharma e Commissione sui vaccini anti-Covid. Se non hai nulla da temere, rispondere a qualche domanda non può certo danneggiarti. Sarà legittimo avere un po’ di trasparenza sui contratti, o no?
- Il Financial Times nomina Zelensky persona dell’anno.
Non sono un suo grande fan, forse non sarà “come Churchill”, magari la definizione di “alfiere della democrazia liberale” è un tantino pomposa ed esagerata, però è indubbio che sia l’uomo del momento. Quindi la nomina ci sta eccome.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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