- Ho difeso il Fatto quando un suo vignettista disegnò Elly Schlein con il nasone perché non aveva nulla di offensivo: si trattava di un'esagerazione della realtà (penso che neppure il segretario Pd pensi di avere il nasino di Diletta Leotta). Sul caso di Arianna Meloni, invece, non si può far altro che storcere la bocca. Per tre motivi semplici: 1) Arianna Meloni non è esposta politicamente, visto che non ricopre incarichi pubblici, dunque non si capisce perché dovrebbe essere presa di mira; 2) si mette alla berlina lei, dandole di fatto dell'adultera, quando occorrerebbe criticare politicamente il marito; 3) quel disegno della satira non ha né l’arguzia né l’intelligenza, è solo denigratoria. In sintesi: fa schifo.
- Che poi sapete qual è il vero problema della vignetta del Fatto sulla Meloni? È che non fa ridere, neanche sorridere, e neppure riflettere. Dunque non si tratta di satira, al massimo satira fatta male, ma scandalismo vergato a penna. E pensare che si potrebbe essere incisivi senza diventare trogloditi.
- Vi prego però solo una cosa: non ricorrete alla solita retorica sul sessismo. Qui non c’azzecca nulla: a ruoli invertiti uomo-donna, Natangelo avrebbe disegnato la stessa vignetta. Stiamo solo parlando di pessimo gusto.
- Hanno realizzato un video in cui si vedono tutte le volte in cui Schlein emette la parola "diciamo" durante la sua conferenza stampa di ieri. Fa molto ridere. E poi evidentemente non sono l'unico ad aver notato l'affanno di Elly che sembra in enorme difficoltà di fronte alle telecamere. Crescerà, ma per ora in caso di faccia a faccia tv contro Meloni rischia di rompersi l'osso del collo.
- Gramellini fa un pezzo per dire che le giravolte di Elly Schlein iin conferenza stampa (utero in affitto, termovalorizzatore ecc ecc) tutto sommato sono "positive", fanno parte del normale compromesso della politica. Il grigiume cui bisogna sottostare. Quindi: se il governo, che deve fare i conti con la finanziaria, non mantiene tutte e subito le promesse fatte, giù a criticarlo perché tradisce gli elettori; se invece la segretaria del partito di opposizione, che potrebbe pure spararla grossa, non riesce a confermare la propria linea politica neppure un mese dopo la sua elezione, allora magicamente il compromesso diventa una cosa positiva. Siete seri?
- Questa cosa di intervistare il padre di Andrea Papi sul destino dell’orsa non ha molto senso. Cosa volete che vi dica, che desidera la vendetta? Il punto è che un amministratore, appurato che l’animale risulta pericoloso ed ha comportamenti anomali, deve pensare a garantire la sicurezza di chi è rimasto in vita. Non significa fare “giustizia” o “vendicarsi” dell’orsa. Semplicemente evitare che un altro padre debba patire quello che sta soffrendo il signor Papi.
- Ennesima risoluzione del Parlamento europeo sui diritti Lgbt in Italia. I partiti di sinistra hanno usato una risoluzione sull’Uganda per attaccare i Paesi europei che non considerano amici. Dunque anziché star lì a stracciarsi le vesti per il voto degli eurodeputati, la cosa migliore di fronte ad una manovra prettamente politica è una sola: emettere una sonora pernacchia.
- Sull’orso gli amministratori trentini hanno commesso degli errori? Certo. Ma se un cane rabbioso azzanna un bambino, benché la colpa sia del padrone, non accoppiamo l’umano ma sopprimiamo il pitbull che si è reso pericoloso. Perché non dovrebbe valere per Jj4?
- Dice il padre di Andrea Papi, morto ammazzato dall’orsa: “Pretendiamo un'assunzione morale di responsabilità da parte di chi per quasi un quarto di secolo ha gestito gli orsi in Trentino, spingendo tutti nel disastro a cui assistiamo”. E sapete chi ha governato nell’ultimo quarto di secolo? I Ds, di nuovo i Ds, poi il Pd, di nuovo il Pd e solo dal 2018 il centrodestra. Insomma: magari Fugatti&co. potevano informare di più la popolazione, magari ci si poteva muovere prima a ridurre la popolazione di plantigradi, però santa pupazza: se c’è qualcuno che ha avviato il progetto Life Ursus e l’ha fatto sbandare, quelli sono gli ex presidenti di centrosinistra.
- Come notate, non è che oggi sia successo granché.
- Chiude tutti i discorsi sulla vignetta “incriminata” il buon Federico Palmaroli, in arte Osho. “Io ho sempre detto che esiste il diritto di satira e la satira deve essere lasciata libera di agire senza paletti, che peraltro non sono mai obiettivi, ma in questo caso si è esagerato - ha detto all’Adnkronos - A me Natangelo piace, è un bravo ragazzo, ma a differenza di altre occasioni non me la sento di difenderlo, è andato troppo oltre e doveva essere stoppato”. Quella allusione sulla sorella di Meloni e moglie di Lollobrigida è “molto grave, entrando in una dinamica coniugale, e alludendo ad un tradimento extraconiugale. Mi è sembrata una cosa fuori luogo ed esagerata”.
Anche perché "si sarebbe potuto limitare a mettere una donna qualsiasi con un uomo nero qualsiasi, per far capire il concetto. Così è andato oltre. La cattiveria si presuppone che si possa evitare, e questa mi è sembrata un pò troppo cattiva”. C’è forse altro da aggiungere?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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