Crescono i costi del mercato dell'usato in Italia: secondo quanto riferito da Federcarrozzieri, l'associazione delle autocarrozzerie italiane, la causa principale dei rincari fuori controllo sarebbe da attribuire ai tempi di attesa troppo lunghi previsti per la consegna delle auto nuove. Una situazione che avrebbe prodotto l'aumento della domanda e di conseguenza un repentino aumento dei prezzi di listino.
"Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, unitamente ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori e all'aumento dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura è pari a 26mila euro), hanno allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l'attesa supera con facilità i 12 mesi", commenta Federcarrozzieri.
La convinzione dell'associazione è che questi tempi lunghi avrebbero avuto un ruolo determinante nello spingere i consumatori a rivolgersi sempre più numerosi al mercato dell'usato e a dover far fronte a costi più elevati."Chi ha impellente necessità di acquistare una vettura, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell'usato dove i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle", prosegue l'associazione. Lo scorso anno si è registrato un incremento medio dei prezzi delle auto di seconda mano pari al 24%. Un trend che sembra proseguire anche nel 2023, dato che nei primi tre mesi dell'anno l'aumento dei listini ha raggiunto il 30%.
"In questa situazione vi sono ulteriori enormi rischi per gli automobilisti e per i consumatori che si affacciano a tale mercato", spiega Federcarrozzieri. "Il primo è legato evidentemente ai prezzi di acquisto superiori rispetto al passato, il secondo, di segno nettamente opposto, è determinato, in caso di sinistro, dalla insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni". Nel caso in cui si verifichino incidenti stradali, furti, atti vandalici o eventi di qualunque genere che risultino coperti dalla propria polizza assicurativa, quando effettua la quantificazione degli indennizzi da riconoscere ai propri clienti, ogni compagnia tende alla sottostima.
E questo perché le compagnie assicurative"fanno sistematicamente ricorso ai parametri indicati nei database Eurotax e Quattroruote Professional, i quali assegnano un valore all'automobile a seconda del modello, dell'anno di immatricolazione, dei km percorsi, ecc...".
Parametri tuttavia, che "forniscono valori ben inferiori rispetto al reale valore commerciale di mercato delle auto rilevato ad esempio dai sistemi Autoscout o Autouncle, le più grandi piattaforme online in Europa per il mercato automotive", denuncia Federcarrozzieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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