Avere a che fare con un fermo amministrativo dell’auto è un problema tutt’altro che remoto, infatti chiunque può imbattersi in una situazione di questo tipo, magari perché si sta attraversando un periodo di difficoltà economica, oppure semplicemente a causa di alcune dimenticanze. L’importante però è sapere che si tratta di una situazione risolvibile, per questo motivo abbiamo deciso di redigere questa breve guida per fare il punto su cosa comporta il fermo amministrativo dell'auto.
Fermo amministrativo dell’auto, di cosa si tratta
Il Fermo amministrativo dell’auto è per definizione un “atto formale attraverso il quale un ente (solitamente l‘Agenzia delle Entrate) può disporre il blocco di un veicolo”. L’obiettivo dell’ente è quello di obbligare la persona soggetta al fermo del proprio veicolo di pagare i debiti contratti, bloccando appunto uno dei suoi beni materiali.
L’auto sotto fermo amministrativo non può circolare, inoltre non può essere parcheggiata su strade pubbliche, inoltre la vettura non può essere rottamata o radiata. Se si procede alla vendita del mezzo è necessario informare l’acquirente che la vettura è sotto fermo amministrativo.
Eventuali Sanzioni
Se una persona viene fermata dalle Forze dell'Ordinementre guida un’auto con fermo amministrativo si rischia una multa compresa tra i 1.988 e i 7.593 euro. In determinati casi può anche essere aggiunta una sanzione accessoria che riguarda la confisca della vettura, con quest’ultima che diventerà di proprietà del creditore.
Quali casi prevedono la procedura con il fermo?
A questo punto sembra lecito chidersi in quali casi viene previsto il fermo amministrativo di un veicolo. Bisogna sapere l’ente creditore può obbligare al fermo di un’auto nel caso in cui il debito superi una somma di 800 euro. Se il debito supera i 2.000 euro è possibile effettuare il fermo su ben 10 veicoli ed è possibile arrivare a tutti i veicoli di proprietà del debitore nel caso in cui il creditore abbiamo un debuto superiore ai 10.000 euro.
Le notifiche
Bisogna tenere a mente che prima di attuare un fermo amministrativo, il riscossore deve notificare la cartella esattoriale. Da quel momento si hanno 60 giorni per procedere con il pagamento del debito, oppure per richiedere una rateizzazione. Se non si adempie al pagamento o alla rateizzazione, allo scadere dei 60 giorni viene inviato un preavviso del fermo del veicolo. A questo punto si hanno ulteriori 30 giorni per i debiti sopra i 1.000 euro e 120 giorni per quelli inferiori.
Come scoprire se il proprio veicolo è sottoposto a fermo
Scoprire se il proprio veicolo è sottoposto ad un fermo non è una operazione complicata e soprattutto non impiega troppo tempo. E’ necessario effettuare una visura della targa del veicolo interessato al PRA, quest’ultima può essere ottenuta in 3 differenti modi: tramite il servizio online dell’ACI, presso un ufficio provinciale dell’ACI, oppure tramite un’agenzia di pratiche auto. Ricordiamo che la richiesta è a pagamento e l’importo può arrivare anche a 15-20 euro presso un’agenzia di pratiche auto.
Cosa fare in caso di fermo del veicolo
Se si scopre che il proprio veicolo è sottoposto a fermo amministrativo, basterà prendere appuntamento presso uno sportello dell’agenzia dell’entrate o presso l’ente che ha richiesto il fermo
e saldare il debito contratto. Una volta saldato il debito sarà possibile cancellare definitivamente il fermo amministrativo tramite il PRA, richiedendo un’imposta di bollo che varia tra i 32 e i 48 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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