La Ford Falcon V8 del primo Mad Max era una bomba

La guidava il protagonista, Mel Gibson: una muscle car che affascinava l'Australia, gli Usa e anche il Sudamerica

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In un futuro distopico e non troppo distante l'agente scelto Max Rockatansky - interpretato da un Mel Gibson che vede stapparsi la sua carriera - ha più di un problema con le cricche di criminali psicopatici che si aggirano per le strade infinite di un'Australia smarrita. La Main Force Patrol è il gruppo di tutori della legge di cui Gibson fa parte nel primo Mad Max, quello più noto con il titolo di "Interceptor", diretto da George Miller nel 1979.

La scintilla che avvia il film scocca quando il poco raccomandabile Crawford "Nightrider" Montazano sottrae una V8 Interceptor, la più potente macchina della MFP, ma inseguito da Gibson/Rockatansky finisce per schiantarsi contro dei barili infiammabili e muore dilaniato dall'esplosione. La gang di motociclisti di cui faceva parte decide di vendicarlo e arriva in città devastando tutto. L'agente speciale dovrà pensare a come ripristinare l'ordine, salvando al contempo la sua vita e quella della sua famiglia.

L'interceptor che questo eroe forzatamente solitario guida nasce dalla Falcon XBGT coupè, un modello esclusivo creato da Ford negli anni Settanta per il mercato australiano. La Falcon che più comunemente abita nei ricordi della gente è quella prodotta negli Usa, ma in quel periodo questo modello, con le dovuto variazioni, incontrò un notevole successo anche in Australia e in Argentina.

La versione australiana, basata su un motore longitudinale e la trazione posteriore, venne resa disponibile nelle configurazioni berlina, coupé, wagon, van e ute. Il mercato australiano, e quello oceanico più in generale, strizza comunque da sempre l'occhio a quello statunitense per l'attitudine a scegliere grossi motori V8, ideali per ruggire lungo gigantesche route che tagliano per gli infiniti collegamenti da una città all'altra.

Le numerose e differenti configurazioni rendevano la Falcon una vettura adatta per tutte le esigenze: la famiglia poteva prendersi una wagon, un giovane che volesse affondare il pedale una coupé e così via. Certo, nella sua versione XBGT, la vettura si presentava a tutti gli effetti come una Muscle Car. Prodotta tra il 1974 e il 1976, era il restyling della terza versione della Falcon e presentava anche in questo caso diverse opportunità ai clienti, essendo disponibile sia in assetti placidi che più aggressivi.

Il modello, infatti, era disponibile con motori a sei e otto cilindri, dal 3.273 cc da 170 CV al 5.766 cc da 300 CV. Il cambio poteva essere sia manuale a quattro marce che automatico a tre o quattro marce.

Nella pellicola viene selezionata, ovviamente, la versione più prepotente: si trattava di una vettura con il V8 da 300 CV, che poteva schizzare da 0 a 100 in poco più di 6 secondi e toccava i 213 km/h.

Nel film la macchina viene resa ancora più aggressiva grazie ad una speciale carenatura e alla presenza scenica di un carburatore che sbuca dal cofano. Potente e brutale, proprio come serviva a Mad Max per cavarsela.

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