Opel Grandland, ritorno alle origini tedesche

Primo contatto con Opel Grandland 2024, provata in versione elettrica e micro-ibrida a 48 volt

Opel Grandland, ritorno alle origini tedesche
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Opel Grandland è tutta nuova, e con questo modello l’azienda ritorna alle origini tedesche differenziandosi dalla sorella francese, la Peugeot 3008, con un trattamento specifico per chi cerca i valori tipici del marchio.

Opel Grandland

Come va? Prova su strada

Provata in versione elettrica con la batteria da 73 kWh e in versione ibrida, una mild hybrid a 48 volt, Opel Grandland si presenta con una dinamica di guida molto equilibrata. Il merito è di un telaio che tara le sospensioni trovando il giusto compromesso tra assorbimento e rigidità, cosa che lo rende meno incline al rollio rispetto ad altri SUV.

Lo sterzo è poi preciso e abbastanza diretto, di quelli facili e che comunicano abbastanza bene cosa succede al livello della strada, anche se resta un leggero gioco al punto centrale che, però, non diventa mai problematico a livello di manovre, anche alle velocità più alte.

Opel Grandland elettrica

D’altronde questa è un’auto fatta per le autostrade tedesche, e deve essere quindi anche comoda quando si supera il limite dei 130 all’ora di quelle italiane.

L’elettrica promette 524 km con una carica e ha un motore brillante anche se non estremo come Tesla Model Y. Qui si è scelto un approccio diverso, per non traumatizzare chi è abituato alle unità più tranquille come i diesel e i benzina di vecchia generazione. D’altronde Grandland non è fatta per questo: punta al comfort e a un abitacolo piacevole e versatile.

Opel Grandland Hybrid

Anche la micro-ibrida non se la cava male: Opel ha utilizzato il suo tre cilindri da 1.2 litri che viene aiutato da un piccolo motore elettrico da 21 cv, lo stesso che poi recupera l’energia in frenata. L’aiutino si sente, e in città l’auto riesce a contenere i consumi avvicinandosi al dichiarato di circa 5,5 litri ogni 100 chilometri.

La potenza di quest’ibrida, però, è leggermente sottodimensionata per le situazioni autostradali e nell’extra-urbano veloce, ed è li che la media sale perché il conducente è portato ad affondare di più sul pedale, specie in salita.

Opel Grandland

Tanta tecnologia e un abitacolo pratico

All’interno il lavoro svolto da Opel è lodevole: l’abitacolo è sobrio alla tedesca, ma pur nella mancanza di colori sgargianti, i designer hanno alternato le varie tinte di grigio per creare un ambiente elegante, con assemblaggi ben fatti e materiali morbidi.

Per l’infotainment c’è contributo di Qualcomm che ha fornito una piattaforma di nuova generazione: bisogna lavorare ancora su software, ma la base è solida.

Opel Grandland

Infine ci sono le luci: Opel ha trasferito la firma

luminosa del suo concept Experimental creando un piccolo capolavoro luminoso, subito distinguibile in strada e con fari adattivi a matrice di LED che rendono la guida notturna più sicura e meno affaticante per gli occhi.

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