Sofia Loren sgasava in Ferrari in "Ieri, oggi, domani"

Nel film premio oscar di Vittorio De Sica compare una Ferrari 250 GT SWB California Spider del 1961: al fianco della Loren, che interpreta la facoltosa Anna, c'è uno squattrinato Mastroianni

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Lei è una facoltosa milanese, alquanto annoiata, con il marito fuori casa per impregni di lavoro. Lui, un tizio squattrinato ma avvenente. Quando si incrociano il flirt diventa quasi inevitabile, ma Sofia Loren e Marcello Mastroianni - Anna e Renzo nel secondo episodio di "Ieri, oggi, domani", il film premio Oscar diretto da Vittorio De Sica nel 1963 - capiranno presto di avere ben poco da spartire.

A disvelare lo scalino sociale che separa i due, appiccicati soltanto dalla pulsione carnale, è un incidente in macchina. Renzo sta guidando la Rolls Royce di Anna, ma certo non è avvezzo a mettersi al volante di mezzi del genere. D'un tratto si trova ad evitare un tizio sul ciglio della strada e sbanda, distruggendo una fiancata e una ruota. Anna è furente e gli chiede di darsi da fare con il cric, ma Mastroianni non sa da che parte rifarsi. Esasperata dalla sua inettitudine, Anna si mette a fare l'autostop ed intercetta un distinto milanese in Ferrari che, dopo aver constatato che serve un carro attrezzi, si offre di riaccompagnarla a casa. Mastroianni, intanto, se ne resta da solo appoggiato al guard rail, in attesa dei soccorsi.

All'interno dell'episodio compare dunque una Ferrari peculiare, che la stessa Loren guiderà: si tratta di una 260 GT SWB California Spider. Venne costruita nel 1961 e recava il numero di telaio 2871 GT. La vettura deriva direttamente dalla California Spider, una versione pensata appositamente nel 1957 per andare incontro, secondo la volontà manifesta di Enzo Ferrari, alle esigenze del mercato nordamericano.

Il modello sfornato nel '61 portava in dote una serie di luccicanti novità: freni a disco Dunlop, nuove sospensioni ed un abitacolo ridisegnato per essere più elegante. La carrozzeria venne progettata e costruita da Scaglietti. I primi esemplari montavano un motore V12 da 3 litri di cilindrata, che fu poi oggetto di sviluppi e miglioramenti nel corso degli anni.

Si trattava di un motore anteriore V12 longitudinale, con una cilindrata di 2953,21 cm³. L'alimentazione era fornita da tre carburatori Weber, mentre l'accensione poteva essere singola o doppia.

La prima serie raggiungeva la velocità massima di 250 km/h, mentre la seconda riusciva a toccare i 270 km/h.

La vettura che si vede nel film è stata battuta all'asta nel 2016 per una cifra monstre: se la sono aggiudicati sborsando 32 milioni di euro.

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