Tesla ha annunciato l’integrazione con migliaia di videogiochi della piattaforma Steam. In altre parole, chi possiede una Model S o una Model X può usare i sistemi di infotainment di bordo anche per giocare.
Un anno fa la National highway traffic safety administrarion (Nhtsa), costola del dipartimento dei Trasporti statunitense, aveva comunicato l’avvio di una verifica con Tesla, a causa della possibilità che i guidatori giocassero con il veicolo in movimento.
L’aggiornamento Tesla
In seguito all’interessamento delle Nhtsa, Tesla è ritornata sui propri passi ed è quindi probabile che, con il nuovo aggiornamento, i videogiochi saranno disponibili soltanto a vettura ferma. Questo però - riporta Repubblica.it - non sembra essere elemento sufficiente a placare le polemiche al di là dell’Oceano.
Perché, nel video creato per promuovere la nuova funzione si vede un controller in mano a chi siede al volante dell’automobile, anche se questa non risulta essere in viaggio.
L’aggiornamento software 2022.44.25 è in fase di rilascio e prevede anche l’integrazione con Apple Music.
Cambia l’idea del viaggio
Le Tesla Model S e Model X hanno a bordo sistemi di infotainment dotati di Gpu Rdna 2 di Amd, tecnologia usata anche dalla PlayStation5 e, includendo i videogame della piattaforma Steam, fa letteralmente entrare negli abitacoli migliaia di giochi, cambiando così sia il concetto di giocabilità sia quello dell’esperienza di viaggio.
L'aggiornamento riguarda anche le videochiamate con Zoom che sfruttano la telecamera dell’abitacolo e che sono possibili soltanto a veicolo fermo. Durante i viaggi si potrà usare soltanto l’audio, dovendo quindi rinunciare alle immagini che potrebbero distrarre il conducente.
Il futuro di Tesla
Tesla non ferma il proprio processo innovativo, mostrando però una certa capacità di dialogo con le autorità di verifica e supervisione, non riuscendo però sempre a evitare polemiche dannose tanto per il marchio quanto per Elon Musk.
La situazione attuale è complicata. I titoli Tesla perdono valore e, rispetto al mese di novembre del 2020, oggi valgono il 54% in meno. Il 13 dicembre appena trascorso il valore di capitalizzazione è sceso sotto i 500 miliardi di dollari, dato che assume una propria contestualizzazione considerando che, agli inizi della primavera 2022, valeva più di mille miliardi.
A
inficiare su Tesla non c'è soltanto la congiuntura delicata, pesano anche la concorrenza e l'immagine di Elon Musk che, secondo diversi investitori, è sempre più messa in crisi dal modo in cui sta gestendo Twitter dopo averla acquisita.
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