Il processo non è cominciato, ma già arriva un duro colpo all’accusa. Al punto che il quadro tracciato sulla tragica fine di Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto dell’anno scorso ad Avetrana, comincia a vacillare. Secondo la Cassazione, infatti, per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, cugina e zia della vittima, c’è «insussistenza del quadro di gravità indiziaria in ordine ai delitti loro contestati...»: è quanto scrivono i giudici nel provvedimento con cui il 26 settembre hanno annullato con rinvio la decisione del tribunale del Riesame, che invece aveva confermato la misura cautelare per entrambe. Ma non è tutto.
La Cassazione rileva anche che, nei confronti di Sabrina, i giudici di merito hanno emesso due ordinanze: una per aver ucciso Sarah in concorso con il padre e l’altra per averla assassinata con la complicità della madre; inoltre, la Suprema Corte non risparmia una bacchettata ai magistrati tarantini per non aver confrontato l’analisi dei tabulati fornita dai carabinieri con quella dei consulenti della difesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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