Roma - Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha disposto l’espulsione per motivi di pericolosità sociale del terrorista algerino Yamine Bouhrama che è stato rimpatriato ad Algeri, immediatamente dopo la scarcerazione, con un volo decollato questa mattina dall’aeroporto di Roma-Fiumicino. Bouhrama, sottolinea il Viminale, "aveva costituito in Italia una cellula terroristica volta a sostenere il Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento, funzionalmente collegato ad Al Qaeda, svolgendo attività di proselitismo". Una cellula "pronta a compiere atti terroristici di portata più devastante rispetto a quelli già a suo tempo consumati dallo stesso gruppo eversivo in Spagna e in Gran Bretagna".
Una cellula legata ad Al Qaeda Dopo aver scontato una condanna di sei anni di reclusione, inflitta il 10 gennaio 2008 dalla Corte di Assise di Napoli, per associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, falsità materiale, contraffazione di pubblici sigilli e ricettazione, in concorso con altre persone, Bouhrama è stato scarcerato stamani dal penitenziario di Macomer (Nuoro).
"L’immediato rimpatrio del terrorista algerino, subito dopo la sua scarcerazione - sottolinea il Viminale - conferma l’efficacia degli sforzi profusi congiuntamente dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione che, con la collaborazione delle Autorità diplomatiche algerine in Italia, su indicazioni del capo della Polizia-direttore generale della Pubblica sicurezza, sono quotidianamente impegnate nel monitorare e contrastare ogni forma di illegalità connessa all’immigrazione clandestina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.