Amplifon spinge sui ricavi. Adesso la sfida Stati Uniti

Fatturato record a quota 2,26 miliardi, il triplo di dieci anni fa. Vita: «Il 2024 ancora in crescita»

Amplifon spinge sui ricavi. Adesso la sfida Stati Uniti
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Amplifon ha chiuso il 2023 con una forte crescita dei principali indicatori economici, quasi triplicando i ricavi rispetto a 10 anni fa. La società, partita da un piccolo ufficio nel centro di Milano nel 1950 per poi diventare leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito, ha raggiunto 26 paesi a livello globale con la recente acquisizione in Uruguay e dispone di una rete di 9.700 negozi e oltre 20mila persone tra Americhe, Europa e Asia-Pacifico. Il progetto di bilancio approvato in settimana dal consiglio di amministrazione ha mostrato ricavi a 2,26 miliardi di euro (+10,2% rispetto al 2022 a cambi costanti) e un ebitda su base ricorrente a 541,6 milioni, in aumento del 3,1% rispetto all’anno precedente.
Si tratta del record di sempre per il gruppo presieduto da Susan Holland e guidato dall’ad Enrico Vita, ed è stato raggiunto nonostante un mercato europeo più debole rispetto alle attese. Va ricordato che dieci anni fa, nell’esercizio 2013, l’azienda aveva ottenuto ricavi poco superiori a 800 milioni, quasi un terzo rispetto a oggi.
Tornando ai conti del 2023, la performance dei ricavi è stata trainata da una crescita organica superiore al mercato di riferimento e dalle acquisizioni, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America.
Nel corso dell’anno, Amplifon ha infatti acquisito oltre 340 punti vendita nei principali mercati chiave per un investimento pari a 108 milioni. Nel 2023 è stata inoltre più che raddoppiata la dimensione della rete in Cina, dove il gruppo supera ormai i 400 negozi. L’utile netto su base ricorrente è invece stato pari a 165,8 milioni, in riduzione del 9,5% rispetto al 2022 a seguito dei maggiori ammortamenti e dell’incremento degli oneri finanziari. Il board proporrà all’assemblea degli azionisti Amplifon, convocata il prossimo 24 di aprile, un dividendo di 0,29 euro per azione, in linea con l’anno precedente.
«Il 2023 è stato per il nostro gruppo un anno di ulteriore crescita, nel quale abbiamo raggiunto livelli record in valore assoluto sia in termini di ricavi, con un incremento di circa 10% a cambi costanti, sia di ebitda, nonostante un mercato europeo più debole rispetto alle attese», ha commentato Vita.
Il ceo di Amplifon si è quindi detto «orgoglioso di come la nostra organizzazione ha affrontato e risposto a un contesto di mercato e macroeconomico particolarmente sfidante. È stato un anno importante per i significativi investimenti nel consolidamento ed espansione della rete anche grazie alle numerose acquisizioni nei mercati chiave del Nord America, dell’Europa e della Cina».
Guardando invece in avanti, quest’anno Amplifon si attende un andamento della domanda di mercato negli Stati Uniti in ulteriore crescita e una sostanziale normalizzazione in Europa, anche grazie al miglioramento atteso in Francia e Germania.
In particolare, Amplifon si attende per quest’anno ricavi consolidati in crescita high-single digit a cambi costanti e un margine ebitda su base ricorrente superiore al 24,6 per cento. «Ci aspettiamo – ha aggiunto Vita - un 2024 di crescita forte e sostenibile per la società.
In particolare, stiamo lavorando per accelerare la crescita negli Stati Uniti, il principale mercato del mondo, perseguendo la nostra strategia che combina negozi diretti e franchisee».
Nel 2023, inoltre, per la prima volta la Dichiarazione Non Finanziaria di Amplifon è integrata nell’Annual Report, a testimonianza della perfetta sinergia tra strategia finanziaria e di sostenibilità dell’azienda, il cui obiettivo è migliorare la qualità della vita delle persone tramite la riscoperta dell’udito.


Tra i principali obiettivi di sostenibilità raggiunti nel 2023 si segnalano l’aumento dell’utilizzo di energia rinnovabile in uffici e negozi (dal 52 al 74%), l’aumento di donne in posizioni manageriali (dal 44 al 47%), l’incremento di ore di formazione per i dipendenti (418mila ore in tutto) e un risparmio di quasi 300 milioni di euro garantito ai clienti dei paesi in cui il gruppo opera grazie ai test gratuiti effettuati nei propri negozi.

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