Ferrero, una golosità da 1,8 miliardi

Ricavi +3,5%. Più utili coi nuovi prodotti, ok biscotti e gelato

Giovanni Ferrero
Giovanni Ferrero
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Ferrero Italia continua la sua storica corsa nel mercato dolciario domestico e grazie alle ultime novità ha chiuso il bilancio al 31 agosto 2024 con un fatturato di 1,8 miliardi, in crescita del 3,5% rispetto all'esercizio precedente. Bene anche l'utile, salito a 57 milioni (era di 53,2 milioni al 31 agosto 2023).

A spingere i conti del gigante dolciario di Alba guidato da Giovanni Ferrero (nella foto) sono stati in particolare i nuovi lanci: i biscotti Kinder Kinderini, Nutella Gelato e Nutella Croissant, ma anche Fulfil (le nuove barrette energetiche). Un mercato, quest'ultimo, che in Italia vale 79 milioni. Oltre al segmento delle barrette, Ferrero ha esordito nel periodo anche in quello delle creme vegetali con la Nutella vegana lanciata a settembre dopo dieci anni di ricerca. L'azienda, che resta sempre lontana da Piazza Affari, ha confermato la centralità dell'Italia in termini di sviluppo industriale puntando nell'esercizio a 98 milioni di investimenti suddivisi tra i quattro poli produttivi (Alba, Pozzuolo Martesana, Sant'Angelo dei Lombardi e Balvano). Contributo che ha permesso anche di incrementare l'organico di 77 unità (+1,1%) a quota 7.698 dipendenti.

La società, pur sostenendo un forte sviluppo internazionale, negli ultimi 10 anni, e nel solo perimetro nazionale, ha realizzato 1,4 miliardi di investimenti. A livello infragruppo, sono in crescita tutte e 4 le società controllate: Ferrero Industriale Italia (lavorazione e trasformazione di materie prime in prodotti finiti) ha realizzato un fatturato di 860,7 milioni (+6,8%) ed un utile di 59,6 milioni; Ferrero Management Services Italia (finanza e controllo) ha portato a casa un fatturato di 74,4 milioni (+6%) e un utile di 1,4 milioni (in linea con il 31 agosto 2023); Ferrero Technical Services (tecnica ed informatica) ha registrato ricavi a 206,8 milioni per un utile di 16,7 milioni.

E infine Ferrero spa, holding delle attività italiane, ha generato un utile di 168,7 milioni (da 139,6 milioni) con ricavi netti a 235,6 milioni. In parallelo all'approvazione dei conti, la società ha nominato i membri del cda della holding con Bartolomeo Salomone confermato presidente.

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