Per Leonardo una trimestrale in crescita

Gli ordini sono aumentati dell'11,1%, raggiungendo 14,75 miliardi di euro, mentre i ricavi sono cresciuti del 17,6%, toccando i 12,1 miliardi di euro

Per Leonardo una trimestrale in crescita
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Nei primi nove mesi del 2024, Leonardo ha registrato risultati finanziari solidi, evidenziando una crescita significativa in termini di ordini e ricavi, sostenuta principalmente dalle divisioni Elettronica per la Difesa e Sicurezza e Elicotteri. Gli ordini sono aumentati dell'11,1%, raggiungendo 14,75 miliardi di euro, mentre i ricavi sono cresciuti del 17,6%, toccando i 12,1 miliardi di euro. La performance è stata superiore del 7,8% e del 12,4% rispetto ai dati proforma di settembre 2023, rispettivamente per ordini e ricavi, confermando la solidità dell'azienda nel settore della difesa.

Anche i principali indicatori di redditività hanno mostrato un miglioramento: l'Ebita è cresciuto del 18,9% a 766 milioni di euro, con un Ros del 6,3%, e il Free Operating Cash Flow ha registrato un incremento dell'8,9%. Il debito netto del gruppo è calato del 18,2%, attestandosi a 3,1 miliardi di euro, un miglioramento influenzato anche dalla cessione della quota minoritaria di Leonardo Drs. «L’andamento economico-finanziario del periodo, con lo sviluppo del business e il rafforzamento degli indicatori finanziari, grazie anche all’attuazione del programma di efficientamento in essere, sta confermando la bontà del percorso intrapreso nel perseguimento degli obiettivi indicati nel piano industriale», ha commentato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo.

Cingolani ha anche sottolineato come il consolidamento del core business della difesa stia procedendo secondo gli obiettivi, grazie a strategie di digitalizzazione e razionalizzazione del portafoglio. «Dopo la creazione della nuova Divisione Spazio, volta a posizionarsi in nuovi segmenti di business a maggior valore aggiunto, la cessione di Underwater Armaments & Systems a Fincantieri, e l’uscita da business non-core quali Industria Italiana Autobus e Skydweller, Leonardo ha perfezionato l’acquisizione, nel settore dei radar, del controllo di Gem Elettronica», ha affermato Cingolani. La joint venture con Rheinmetall è un ulteriore passo strategico per rafforzare la presenza nei programmi internazionali del nuovo carro armato Main Battle Tank e della piattaforma Lynx per il sistema Armoured Infantry Combat System (Aics), che Leonardo vede come un’opportunità per “muoversi con agilità e determinazione nello scenario competitivo internazionale”. Il manager ha confermato, inoltre, che la collaborazione con clienti e partner prevede attività cruciali nel programma europeo Gcap, che sarà formalizzato entro la fine dell’anno.

Leonardo ha deciso di mantenere stabile la guidance per il 2024. Come spiegato dallo stesso Cingolani, «potremmo aumentarla se non ci fossero fattori esogeni - come Boeing e il settore delle telecomunicazioni per Thales Alenia Spazio - su cui non ci sentiamo molto positivi, per cui preferiamo mantenerla stabile».

Leonardo guarda con interesse anche a nuove acquisizioni, puntando a rafforzarsi in settori strategici come il cyber, lo spazio e i droni. Tra le quattordici piccole e medie imprese identificate come target di potenziali acquisizioni, tre sono italiane. Il dossier più avanzato riguarda una società danese attiva nella cybersecurity, con ricavi annui di 9 milioni di euro, con la quale Leonardo potrebbe finalizzare un accordo. «Stiamo valutando opportunità di crescita e sviluppo nel settore cyber e spazio», ha spiegato Cingolani. Tra i target italiani, due operano nel settore cyber (una con ricavi per 20 milioni e l'altra per 2 milioni) e una nel settore droni, con un fatturato di 5 milioni. Quest'ultima acquisizione è in fase avanzata e si attende un feedback dalla controparte per completare il processo.

Per quanto riguarda il settore Aerostrutture, Leonardo sta esplorando un possibile carve-out, ossia uno scorporo della divisione, e la creazione di alleanze, soprattutto in considerazione delle difficoltà di Boeing e delle incertezze nell’aviazione civile. «Abbiamo deciso di elaborare una trasformazione industriale che include un riposizionamento della struttura dei costi, una riconfigurazione delle piattaforme, una ristrutturazione della supply chain e rianalisi delle opportunità di business», ha dichiarato Cingolani, spiegando che questa trasformazione potrebbe essere supportata da partner finanziari o industriali. Il break-even delle attività di Aerostrutture è previsto non prima del 2028 o 2029, ma Leonardo sta lavorando per trovare soluzioni con partner che permettano di evitare un approccio “inerziale” che, secondo Cingolani, fallirebbe.

Infine, il Ceo ha anche parlato dell’interesse di Leonardo per le attività di difesa di Iveco.

La soluzione più semplice, al momento, sembra coinvolgere Iveco Defence Vehicles come subfornitore della commessa delle Forze armate italiane, destinando a Iveco il 10% delle attività. Cingolani non ha escluso un’eventuale acquisizione, ma ha spiegato che «al momento per questa opzione non vediamo la necessità».

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