"La chiusura d'anno sarà esattamente come prevista, anche se gli ultimi mesi dell'anno sono stati un po' più deboli di quanto ci aspettavamo". È quanto ha dichiarato l’ad di Mondadori, Antonio Porro, a margine della presentazione di Plai, l’acceleratore del gruppo editoriale dedicato all’AI. Nonostante le incertezze economiche e politiche globali, "posso dire che non daremo nessuna brutta sorpresa", ha aggiunto Porro ribadendo che i risultati del 2024 saranno approvati dal consiglio di amministrazione del gruppo a inizio marzo.
Riguardo all'andamento dell'anno, Porro ha osservato: "L'inizio del 2025 è andato meglio di quanto pensavamo, il finale un po' più debole: più o meno avevamo individuato la visione. Forse il mercato è leggermente peggio di quello che ci immaginavamo, ma noi siamo abbastanza grandi e bravi per assorbire qualsiasi movimento del mercato, quindi confermeremo tutti gli obiettivi che ci eravamo dati".
Il dossier Adelphi
"Non ci sarà nessuna guerra su Adelphi con Feltrinelli", ha sottolineato Porro aggiungendo che "Mondadori non fa guerre, vogliamo solo dare il nostro apporto se servirà per dare un futuro ancora più brillante ad Adelphi, quando e se arriverà il momento". Nel 2024, Mondadori ha sottoscritto con Josephine Calasso, detentrice di una partecipazione del 23,88% in Adelphi, reciproche opzioni di acquisto e vendita relative a una quota pari al 10% del capitale sociale dell’editrice. Le opzioni saranno esercitabili a partire da maggio 2027, a un prezzo che riflette un valore complessivo di 50 milioni di euro per l'intera Adelphi. L’operazione è avvenuta poco dopo che Feltrinelli aveva acquisito una quota del 10%
L’avventura Plai e le nuove opportunità
Per quanto riguarda l'innovazione, Porro ha evidenziato l'impegno di Mondadori nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale attraverso l'acceleratore Plai. Si tratta "di circa 5 milioni in investimento vero e proprio e in costi operativi nel triennio: è quanto stabilimmo all'inizio del progetto, ma lo sforzo che stiamo facendo sull'Intelligenza artificiale è molto più grande". Ha inoltre aggiunto: "Stiamo anche investendo in modo massiccio sulla formazione del nostro personale: abbiamo già coinvolto oltre 650 colleghi, dotati di tutti gli strumenti" legati all'AI, con "un tavolo trasversale che coinvolge tutte le business unit".
Porro ha sottolineato che l'investimento nel settore "è riduttivo tradurlo solo in euro: stiamo sviluppando oltre 10 progetti di sperimentazione all'interno della Mondadori, più altri tre alimentati dalle start up. In generale pensiamo che siamo solo l'inizio: prima sull'Intelligenza artificiale partiranno alcuni settori e noi vediamo sviluppi immediati per l'editoria digitale nell'interfaccia con i sistemi di dialogo o la business education per la preparazione di insegnanti. Oltre al marketing, alla distribuzione, ai processi industriali. Nelle stime per le tirature già oggi abbiamo previsioni migliori di quanto riusciva a fare la sola nostra esperienza in una casa editrice con oltre un secolo di storia".
A proposito della forte campagna di acquisizioni in tutti i comparti degli ultimi anni, l'amministratore delegato della
Mondadori, rispondendo a una domanda, ha detto che "non so se nel brevissimo annunceremo qualcosa, potrebbe essere, ma nulla che posso anticipare adesso", confermando che il gruppo lavora di continuo alla ricerca di opportunità.
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