Mondiali in Qatar e Olimpiadi, un buco da 30 milioni di euro per la Rai

La Tv di stato continua a generare perdite a spese dei contribuenti. Ma grazie al governo Meloni dal 2024 le cose potrebbero cambiare

Mondiali in Qatar e Olimpiadi, un buco da 30 milioni di euro per la Rai
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176,1 milioni di euro: è questa la cifra che la Rai ha speso complessivamente per i diritti tv dei mondiali di calcio in Qatar e le Olimpiadi invernali di Pechino. Il dato, riportato da Italia Oggi, arriva dal bilancio d’esercizio 2022 di Rai spa.

Due investimenti diversi ma egualmente tragici: da una parte i giochi olimpici, che con un costo complessivo di 10 milioni di euro, sono risultati fallimentari per colpa del fuso orario cinese, dall’altra i mondiali in Qatar, un salasso da 166 milioni di euro di soldi pubblici, un vero e proprio azzardo commerciale se si considera l’assenza della nostra nazionale.

Forse la tv di stato si era fatta ingolosire dal redditizio europeo (con annessa vittoria della nazionale maggiore) trasmesso nel 2021 e dalle olimpiadi medagliate di Tokyo, dove però l’azienda di Viale Mazzini aveva sborsato “solo” 133,5 milioni di euro.

Sui diritti tv legati allo sport il punto ora è capire come la Rai si muoverà nel prossimo futuro. Il governo Meloni, infatti, dal 2024 vuole scorporare il canone della bolletta elettrica abbassando così la spesa delle fatture domestiche per l'elettricità ma riducendo probabilmente gli introiti della tv di stato.

Il canone vale 3/4 dei ricavi Rai

Un vero psicodramma per la Tv pubblica se si considera che su un ricavo complessivo nel 2022 di 2,54 miliardi di euro, il 73,5% di questo è generato dal canone in bolletta, per un totale di 1,86 miliardi di euro. Un’entrata determinante, una ricca dote che tuttavia non basta a prevenire un rosso in bilancio. Il risultato operativo 2022, infatti, è in rosso di 156 milioni di euro, un buco mitigato dai proventi delle società controllate e le imposte anticipate che salvano il tutto permettendo di chiudere con un rosso di “soli” 30 milioni di euro.

Le cause di questo disastro si possono ricondurre ai costi interni che risultano determinanti. L’azienda conta in tutto più di 12 mila dipendenti per un costo complessivo di 910 milioni di euro (in riduzione del 3% rispetto al 2021). Per la tv di stato quindi si configura un taglio ulteriore dei costi operativi.

Inoltre, il management Rai sarà obbligato a mettere mano a una situazione finanziaria ai limiti del preoccupante: la posizione finanziaria netta, infatti, è negativa per 599,3 milioni, in peggioramento di 50,6 milioni rispetto al 2021. Speriamo solo che questa volta a rimetterci non siano i contribuenti.

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