
Un posto di riguardo tra i campioni globali della sostenibilità. Governance e strategia per fronteggiare il cambiamento climatico hanno confermato Mundys, il Gruppo guidato dall'amministratore delegato Andrea Mangoni e presieduto da Giampiero Massolo, tra le eccellenze mondiali impegnate a realizzare uno sviluppo amico dell'ambiente. Cdp (Carbon Disclosure Project), l'organizzazione internazionale di riferimento per la valutazione delle performance climatiche e ambientali delle aziende, ha ribadito la leadership di Mundys sulla sostenibilità, confermando il Gruppo nella prestigiosa «A-list».
Su un totale di oltre 24.800 aziende analizzate, Mundys ha conquistato ancora il rating più alto rispetto a una scala di valutazione che va da D- ad A. Il risultato testimonia l'impegno continuo delle società del Gruppo, che contribuiscono alla realizzazione di una strategia di decarbonizzazione che include oltre 150 iniziative mirate alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla gestione dei rischi legati al cambiamento climatico. «Siamo orgogliosi di vedere Mundys confermata nella A-list del Cdp, il massimo riconoscimento per la trasparenza e la gestione efficace delle strategie climatiche. Questo risultato testimonia che il nostro percorso di decarbonizzazione è sulla strada giusta», ha affermato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys. Sul piano industriale, tale primato si traduce in investimenti nell'efficienza e nella transizione energetica delle infrastrutture, nella massiccia adozione di illuminazione a led, nella sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, l'elettrificazione delle flotte aziendali, nella realizzazione di impianti solari sulle infrastrutture gestite e l'installazione di punti di ricarica elettrica per i veicoli. «Siamo inoltre entusiasti ha aggiunto Riva - di collaborare con The Climate Pledge, Center for Green Market e Rmi, insieme ad aziende come Google, Amazon, Microsoft, Salesforce in un progetto innovativo volto alla decarbonizzazione dei materiali da costruzione, in particolare cemento e calcestruzzo. Crediamo fermamente che, attraverso partnership strategiche e l'adozione di tecnologie all'avanguardia, sia possibile accelerare la transizione verso infrastrutture più sostenibili e a basso impatto ambientale che generano ritorni economici e sociali. Questi traguardi ha concluso Riva - rappresentano per noi uno stimolo a proseguire con determinazione nel nostro percorso, contribuendo attivamente alla tutela del pianeta per le generazioni future».
Il risultato ottenuto è parte di un percorso articolato che include la certificazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 ricevuta da Sbti (Science Based Target Initiative), il coinvolgimento a tavoli di lavoro internazionale sul tema della decarbonizzazione del settore trasporto e l'integrazione della sostenibilità nella propria strategia di finanziamento. In Italia, Mundys è stata inoltre tra le prime società a dotarsi di un Climate Action Plan per promuovere la transizione energetica e la decarbonizzazione delle attività economiche lungo tutta la catena del valore in ambito aeroportuale, autostradale e dei servizi di mobilità, ponendosi obiettivi chiari e concreti, tra i quali l'azzeramento delle emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040.
Il riconoscimento arriva peraltro a seguito della recente inaugurazione da parte di Aeroporti di Roma, società controllata da Mundys, della nuova solar farm presso l'aeroporto di Fiumicino, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo aeroportuale europeo, che rappresenta uno dei principali progetti del piano di transizione climatica del Gruppo. E alla base della visione strategica di Alessandro Benetton, vice presidente di Mundys.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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