"La più grande rete di ricarica del Sud Europa". La sfida di Atlante sulla e-mobility

Atlante, società del Gruppo Nhoa, punta a realizzare la più grande rete di ricarica veloce e ultraveloce del Sud Europa, alimentata 100% da rinnovabili. Tuccillo: "Sostenibilità nel nostro dna"

"La più grande rete di ricarica del Sud Europa". La sfida di Atlante sulla e-mobility

La più grande rete di ricarica veloce e ultraveloce del Sud Europa, alimentata al 100% da fonti rinnovabili, è un obiettivo strategico ambizioso. Ma raggiungibile. Lo sta infatti realizzando Atlante, una società del Gruppo Nhoa, player globale nello stoccaggio di energia e nella mobilità elettrica. Il traguardo, all’insegna di una transizione energetica concreta, è installare in Italia, Francia, Spagna e Portogallo 5mila punti di ricarica rapida e ultra-rapida entro il 2025 e oltre 35mila entro il 2030. "La sostenibilità fa parte del nostro dna e ci spinge a dare il nostro contribuito per raggiungere una mobilità a zero emissioni", spiega Gabriele Tuccillo, Ceo Atlante Italia, impegnato a declinare questo percorso nel nostro Paese attraverso le azioni intraprese dall’azienda.

"Noi agiamo da facilitatore della transizione alla mobilità elettrica. Con la nostra rete aperta h24 al pubblico, puntiamo a rendere l'esperienza di ricarica semplice e intuitiva, rendendola parte della routine dei conducenti, così come lo è il rifornimento di carburante. Questo significa ridurre il più possibile i tempi di ricarica, abilitando così l’utilizzo dell’auto elettrica", spiega il manager. Per fare questo, Atlante si avvale delle migliori competenze e delle tecnologie più innovative. "Utilizziamo fast e ultra fast charger progettati per durare oltre dieci anni e, per ciascun progetto, selezioniamo la migliore soluzione tra quelle proposte dai migliori produttori", raccontano dall’azienda.

Gabriele Tuccillo Atlante
Gabriele Tuccillo, Ceo Atlante Italia

Nel nostro Paese, in particolare, la società si è recentemente aggiudicata il primo bando di gara in Italia per la progettazione, la realizzazione e la gestione di oltre 90 punti di ricarica ultra-rapida per veicoli elettrici (EV) di Autostrade per l’Italia (Aspi). I punti di ricarica saranno collocati in otto aree di servizio sulle tratte autostradali di competenza di Aspi. Si tratta di una novità assoluta per l’Italia, dove Atlante è il primo operatore indipendente a installare le proprie stazioni di ricarica sulla rete autostradale Aspi, proseguendo la strada verso l’elettrificazione capillare dell’intera infrastruttura stradale italiana. Le stazioni di ricarica di Atlante, dotate di punti di ricarica ultra-rapida sino a 400kW, consentiranno ai veicoli elettrici di ricaricare in pochi minuti e saranno distribuite in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle aree di servizio in Lombardia, Veneto, Toscana, Campania e Puglia.

Tutte le stazioni di Atlante saranno dotate di pannelli fotovoltaici a copertura della stazione di ricarica, abbinati a sistemi d’accumulo per una migliore gestione dell’energia solare prodotta in loco. Una decisione lungimirante che permette ad Atlante di continuare a fornire un’esperienza di ricarica ottimale, offrendo allo stesso tempo una ricarica alimentata al 100% da energia rinnovabile. "Riteniamo che la mobilità elettrica sia una tappa necessaria nel percorso verso un cambiamento positivo", sottolineano ancora dall'azienda, che oggi annovera 2.200 punti di ricarica online nei quattro Paesi in cui è presente, con altre migliaia in fase di costruzione e sviluppo. Quello di Atlante è dunque un impegno fattivo per la realizzazione di un nuovo ecosistema infrastrutturale e tecnologico favorevole alla transizione verso l’energia pulita.

Atlante ricarica auto elettrica

L'Italia gioca un ruolo centrale in questa partita, anche a fronte di una transizione che procede più lentamente rispetto ad altri Paesi europei. "La transizione energetica non è una scelta, è un obbligo che abbiamo per ridurre gli impatti del cambiamento climatico e quindi ci siamo fissati degli obiettivi. Spesso manca però un senso di urgenza da parte delle istituzioni e dei cittadini nell’attuare le politiche che vanno in questa direzione", fa notare il Ceo di Atlante Italia, ascrivendo il ritardo tricolore a due fenomeni in particolare. "Sicuramente abbiamo sofferto una mancanza di incentivi che in quasi tutti gli Stati europei sono stati invece attuati già da tempo. Tuttavia, è incoraggiante vedere che, al di là delle posizioni ideologiche spesso polarizzate sul tema, i cittadini italiani hanno dimostrato un forte entusiasmo nei confronti dei recenti incentivi auto, esauriti in poche ore. Questo chiaro segnale dimostra che c'è un riconoscimento tangibile del valore delle BEV e una volontà concreta di adottare soluzioni innovative e sostenibili che guardano al futuro", spiega Tuccillo, evidenziando poi la presenza di "asimmetrie informative" in tema di mobilità elettrica.

"Spesso sull’auto elettrica si sentono dire falsità. L’Europa non ha imposto nessuna tecnologia ma è il mercato a essersi indirizzato verso l’elettrico, perché attualmente è la tecnologia migliore tra quelle disponibili senza emissioni allo scarico. Invece spesso si parla di auto elettrica come imposizione dall’alto", sostiene il manager al riguardo.

Atlante guarda proprio nella direzione opposta: con il proprio obiettivo di creare una grande rete di ricarica ultra-rapida, l'azienda promuove e abilita una trasformazione positiva, amica dell'ambiente e con lo sguardo rivolto alle future generazioni.

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