
Al convegno "Il peso dell'energia" organizzato dal Giornale, Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, ha delineato con entusiasmo il futuro dell'energia rinnovabile in Italia, evidenziando l'importanza delle nuove tecnologie e il loro potenziale impatto economico e occupazionale.
"Perché alla fine le nuove tecnologie sono quelle che a regime costeranno meno di quelle vecchie", ha dichiarato Toto, sottolineando come l'innovazione sia la chiave per abbattere i costi e rendere il sistema energetico più sostenibile.
Il progetto Med Wind rappresenta il fulcro della strategia di Renexia per costruire una filiera industriale italiana. Situato nel Canale di Sicilia, a oltre 80 chilometri dalla costa, il parco eolico offshore galleggiante prevede l'installazione di 156 turbine per una potenza totale di 2,8 GW, con una produzione annua stimata di circa 9 TWh, sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie. Questo progetto contribuirà a ridurre le emissioni di CO₂ di 2,7 milioni di tonnellate all'anno.
"La prima pietra miliare l'abbiamo posta. Andremo a costruire una fabbrica delle turbine, quindi del componente principale del nostro parco in Italia. Stiamo scegliendo la location dove andare a fare questa fabbrica", ha spiegato Toto. L'8 agosto, Renexia ha siglato un accordo con il Mimit e un partner cinese titolare della tecnologia, che consentirà alla nuova fabbrica di operare su licenza, creando circa 1.300 posti di lavoro diretti e oltre 2.000 nell'indotto.
Ma le opportunità non finiscono qui: "Il parco Med Wind, secondo conti fatti da Deloitte, quindi un terzo indipendente, darà lavoro durante il periodo di costruzione a circa 1.000 risorse e durante il periodo di operation a circa 800 risorse", ha aggiunto Toto. L'obiettivo è chiaro: costruire una filiera nazionale che possa rafforzare il tessuto industriale del Paese.
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