Goffstown (New Hampshire) - In politichese americano si dice "the kiss of the death", ossia il bacio della morte. Vale a dire quando arriva un endorsement da un politico importante o da un giornale prestigioso che invece di aiutare e portare più voti, finisce per essere un aiuto negativo. Anzi, molto ma molto negativo. Un endorsement che finisce per affossare il candidato che lo riceve. Per scavargli la fossa. E' quanto appena accaduto a Jon Huntsman, il più giovane dei candidati repubblicani (51 anni) e il più ricco, con una fortuna personale che si aggira sui 230 milioni di dollari. Non a caso gli Huntsman sono "i Kennedy dello Utah". Gli Huntsman sono l'aristocrazia di questo Stato in stragrande maggioranza abitato da mormoni. E Jon, ben sei figli e una vita vissuta secondo i canoni della Bibbia, tutta casa e famiglia, affari e politica, ex governatore dello Utah, non riesce proprio a sfondare in queste primary repubblicane.
Era ultimo nei caucus dello Iowa con il 2-3% dei voti e quindi ha deciso di non partecipare a queste strane e strampale primary e spostare tutti gli sforzi elettorali e finanziari nel New Hampshire. Ma il risultato è sempre lo stesso, anche in questo Stato del New England dove si voterà martedì prossimo, Huntsman con un curriculum perfetto e una vita privata irreprensibile non riesce a sfondare. E' di nuovo ultimo nei sondaggi del New Hampshire, si contende la maglia nera con il governatore del Texas Rick Perry, il quale ha la piu' alta percentuale di grandimento come governatore (è il governatore più famoso negli Usa).
Ma Perry anche lui in queste primary ha percentuali da numero telefonico ed è a due passi dal ritiro (forse ambisce a essere cooptato come vice presidente nel ticket repubblicano in quanto porterebbe in dote il terzo Stato più popolato degli Usa). Comunque Huntsman, non fa le gaffe colossali come Perry, ha un aspetto da attore hollywoodiano, è giovanile e atletico ma non è amato affatto dai repubblicani.
Ora a spingerlo ancor più in basso nei sondaggi è arrivato ieri l'endorsment in queste primary del New Hampshire del vicino Boston Globe, ossia uno dei quotidiani più liberal e più a sinistra del partito democratico. Un aiuto che Huntsman non ha cercato e non voleva. Il front-runner Mitt Romney ha pregato fino all'ultimo, sperando di non ricevere l'investitura del Boston Globe che porta anche 'sfiga". Quattro anni fa il prestigioso quotidiano di Boston invito' i suoi pochi elettori repubblicani e conservatori a votare per il senatore John McCain, il quale vinse le primary del New Hamsphire, ma alle fine perse le elezioni presidenziali sconfitto da Obama.
L'endorsment del Boston Globe (il giornale fa parte dello stesso gruppo editoriale del New York Times, più schierato a sinistra e pro Obama sempre e comunque) ha prodotto finora zero effetti ad Huntsman. Anzi, negli ultimi sondaggi del Marist College di Poughkeepsie, l'ex governatore mormone non solo rimane a singola cifra percentuale 6-8%, ma sembra aver perso altri consensi a scapito di Mitt Romney che e' salito al 43% con ben 20-21 punti di vantaggio nel New Hampshire sul secondo, il libertario, antimilitarista e antistatalista Ron Paul (un repubblicano davvero atipico).
E dire che Huntsman, soltanto tre anni fa, quando era governatore dello Utah, era il governatore con la più alta percentuale di gradimento degli interi Stati Uniti ed era stato rieletto con una ampia maggioranza, quasi il 67%. E' una qualifica, essere il governatore piu' famoso e amato degli Usa, che evidentemente non porta bene visto che anche Rick Perry è totalmente ignorato dall'elettorato repubblicano, nonostante Rick il gaffeur sia uno dei paladini del Tea Party. Huntsman invece, che ha tutto perfetto - soldi, carriera politica, famiglia, valori morali e blasone familiare - sconta il fatto di essersi dimesso da governatore dello Utah ed aver accettato un altro "bacio della morte". Ben peggiore di quello ricevuto dal Boston Globe.
Vale a dire è stato l'unico repubblicano di punta ad aver lavorato attivamente con Obama e con la sua amministrazione. Jon il mormone, la stessa fede di Mitt Romney, ha ricoperto per quasi tre anni la carica importantissima di ambasciatore americano in Cina, in quanto è un grande esperto di finanza e di interscanbio con le tigre asiatiche. Ed ha una preparazione specifica con le tematiche finanziarie ed economiche dell'incredibile boom di crescita che sta attraversando la Cina da quasi 10 anni. Huntsman parla madanrino perfettamente e conosce i piu' alti dirigenti del partito comunista cinese personalmente.
Ma questo incarico da ambasciatore voluto personalmente dal presidente Obama gli ha nuociuto pesantemente in questa campagna elettorale. E forse è un marchio che lo segnera' per sempre, a vita, in quanto e' visto dagli attivisti del Tea Party, dagli evangelici e dai conservatori sociali e fiscali come un esponente di sinistra del partito repubblicano. Anche la base moderata del partito repubblicano lo reputa poco conservatore, nonostante nei suoi 7 anni da governatore dello Utah, Huntsman si sia distinto per aver tagliato le tasse a tutti i livelli, per aver quasi sempre ottenuto il pareggio di bilancio dello Stato mormone, e in questi sette anni lo Utah ha avuto anche e soprattutto un tasso di crescita economica molto sostenuto: anche superiore del 7%.
Ma aver lavorato con Obama, per intenderci essere stato "baciato dalla morte" come dicono i repubblicani più conservatori e di destra, è un marchio negativo e un'ignominia politica - secondo gli attivisti del Tea Party - che gli nuoce pesantemente in questa campagna elettorale. E l'annuncio del suo ritiro dovrebbe essere imminente, la prossima settimana o dopo le primary del Sud Carolina di sabato 21 gennaio. Forse fra quattro anni sarà tutto diverso, il bacio della morte sarà dimenticato, ma ora Jon il mormone lo sconta in tutta la sua negatività.
E non può neanche aspirare di essere scelto nel ticket presidenziale come vice presidente, in quanto il favoritissimo Mitt Romney è anche lui mormone.
Quindi due mormoni alla Casa Bianca sarebbero troppi e poi Huntsman viene visto troppo a sinistra e troppo amico di Obama, ciò farebbe perdere tanti troppi voti all'aspirante presidente Romney o a chi dovesse vincere la nomination repubblicana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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