Luca Testoni
Tre serate, da oggi a giovedì al DatchForum di Assago, per riabbracciare il pubblico milanese. Tre serate scandite ogni volta da tre ore e passa di grande musica dal vivo. Nessuna sorpresa: d'altronde, Claudio Baglioni ultima maniera è ormai solito concedersi senza riserve ai proprio fan che, in alcuni casi, ne seguono gesta e canzoni da circa 40 anni. Ricordano gli annali, infatti, che già nel '67, deciso più che mai ad intraprendere la carriera di cantante, un giovanissimo e occhialuto Claudio, classe 1951, si esibiva in uno spettacolo di varietà al cinema-teatro Espero di Roma, famoso anche per gli spogliarelli, cantando una versione alla Ray Charles di Yesterday della premiata ditta Lennon e McCartney, e partecipava senza molta fortuna al «Festival degli sconosciuti» di Ariccia. I produttori discografici dell'epoca - usando un eufemismo - dimostravano di non apprezzare poi tanto i suoi provini, ma lui, cocciuto, non si scoraggiò, fino ad ottenere il primo contratto con la Rca nel '70. Nella sua lunga vita artistica, Baglioni ha inanellato hit a ripetizione, tournée da record e apparizioni televisive molto fortunate (le più celebri sono quelle in compagnia di Fabio Fazio, con il quale ha condotto sul finire degli Anni 90 «Anima mia»), nonché riconoscimenti a iosa. Dal misconosciuto «Premio della critica» al Festival Internazionale di Sopot, in Polonia (il primo Paese fuori dai confini nazionali che ne apprezzò la vena romantica e intimista) al trionfo nel 1974 al Festivalbar con il superclassico «E tu...», passando per la proclamazione della giuria di «Fantastico» del 1985 che elesse «Questo piccolo grande amore» come la più bella canzone d'amore italiana del secolo.
Il nuovo tour è basato sulle ultime due super-premiate raccolte: il triplo album «Tutti qui», celebrazione di una carriera che non sembra conoscere battute d'arresto, e «Quelli degli altri. Tutti qui», il doppio cd con il quale ha reso omaggio ad autori e interpreti del passato rivisitando 30 capolavori italiani degli anni Sessanta. Dalla rivoluzionaria «Nel blu dipinto di blu» di Modugno fino all'indimenticabile «Emozioni» di Battisti. «Gli anni Sessanta costituiscono la decade più importante per la canzone italiana. Brani corti, immediati, dotati di una carica straordinaria e di una forza espressiva senza confronto. Nessuno è riuscito a raggiungere vette così alte», ha spiegato l'inossidabile cantautore romano.
Claudio Baglioni
Datchforum ore 21
da oggi a giovedì
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.