Diego Pistacchi
da Genova
Pasqua sotto scorta. Il presidente della Cei sarà sorvegliato dalla polizia. Dopo le polemiche e la scritta spray sul portone della cattedrale di Genova di cui è arcivescovo, monsignor Angelo Bagnasco è considerato un bersaglio, il Duomo un obiettivo sensibile. Ieri il comitato per lordine e la sicurezza pubblica, convocato durgenza dal prefetto Giuseppe Romano, ha deciso di mettere sotto controllo anche le funzioni religiose della Settimana Santa. «Quali misure abbiamo adottato non possiamo dirlo - spiega il prefetto -. È una questione di sicurezza: parliamo di misura tutoria». Che sia una pattuglia in borghese a seguire costantemente tutti gli spostamenti di monsignor Bagnasco o una vera e propria scorta armata, le forze dellordine non lo dicono. Ieri, comunque, si sono visti i primi agenti della Digos davanti allingresso a Curia e una «volante» stabilmente posteggiata in piazza San Lorenzo.
Già da questa mattina si potrà vedere però qualcosa delle nuove misure di sicurezza, visto che lagenda dellarcivescovo prevede alle 9 una visita allistituto Don Bosco di Sampierdarena e alle 11.30 una messa allospedale pediatrico Gaslini. Poi, da giovedì, inizieranno tutte le funzioni pasquali. E in Curia cè preoccupazione per queste nuove misure a tutela dellarcivescovo.
Ma a Genova ieri è stata anche la giornata del grande imbarazzo. Il sindaco Giuseppe Pericu, già lunedì, giorno in cui era comparsa la scritta sul portone della cattedrale, non aveva dato la sua solidarietà allarcivescovo, come invece avevano fatto tutte le altre istituzioni e molte forze politiche anche dellUnione. Ieri in consiglio comunale la sinistra ha impedito di votare un ordine del giorno di vicinanza a monsignor Bagnasco e di condanna per lattacco subito. Forza Italia aveva chiesto di discutere e approvare un documento peraltro già sottoscritto in Regione poche ore prima. Ma i capigruppo di Comunisti italiani e Rifondazione si sono opposti alla discussione in aula e il Comune di Genova è rimasto lunico ente a non testimoniare solidarietà al presidente della Cei. Anche in Regione, per la verità, lunanimità dei voti con cui è passato lordine del giorno maschera alcune defezioni. Verdi e Comunisti italiani, al momento della votazione, hanno infatti abbandonato laula.
In Liguria intanto le scritte contro la Chiesa si sono moltiplicate.
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