Mentre gli investigatori stringono il cerchio sui presunti molestatori del Capodanno di Milano, la politica affronta la questione da proprio punto di vista. Prendendo cioè posizione su una vicenda ancora da definire nei dettagli, ma abbastanza preoccupante anche solo sulla base delle denunce formulate e delle ipotesi di stupro collettivo al vaglio degli inquirenti. Dopo che, nelle scorse ore, il sindaco di Milano, Beppe Sala, aveva temporeggiato sul caso ("non sappiamo ancora nulla, non abbiamo immagini delle telecamere"), Fratelli d'Italia ha incalzato il primo cittadino, sollecitandolo a esprimere un punto di vista più netto.
"Apprendo con piacere che la procura sta svolgendo il proprio compito e, notizia di pochi minuti fa, sta indagando su almeno cinque casi di molestie avvenute la sera del Capodanno, oltre a quanto già subito dalla povera studentessa di Liegi. È sempre più attendibile, infatti, l'idea che è stata messa in atto la triste 'taharrush gamea', l'espressione araba che indica il fenomeno delle 'molestie collettive' come forma di aggressione sessuale di massa a una singola donna", ha affermato Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Parlamentare sulla sicurezza e degrado delle periferie italiane. L'esponente meloniano ha quindi chiamato in causa il sindaco Sala, con riferimento ad alcune sue recenti affermazioni.
"La cosa molto più grave - ha incalzato De Corato - è il fatto che Sala non abbia perso tempo a condannare i carabinieri dopo il tragico epilogo della vicenda Ramy ma, al contrario, ha preso tempo sul caso avvenuto la notte dell'ultimo dell'anno in piazza Duomo". Da qui, la domanda diretta: "Adesso che la procura sta indagando su altri casi, arriverà una ferma condanna dal sindaco sui 'maranza'? Staremo a vedere". Esplicita, dunque, la stilettata politica al primo cittadino del capoluogo lombardo, che sul caso Ramy si era invece lasciato andare a dichiarazioni molto più esplicite rispetto a quanto fatto sulle presunte violenze di Capodanno. "Le immagini danno un segnale brutto, non c'è dubbio", aveva detto il sindaco, riferendosi ai video dell'inseguimento dei carabinieri interrotto poi dal drammatico incidente nel quale aveva perso la vita il giovane egiziano.
Il doppio registro del sindaco non è piaciuto al
centrodestra. Le parole di De Corato si sono aggiunte a quelle del deputato leghista Rossano Sasso, che aveva definito le aggressioni denunciate a Milano dopo la notte di Capodanno "uno schiaffo al multiculturalismo".
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