Come un incontro di pugilato. Quando suona il gong dell'intervallo il Toro è alle corde, dolente, frastornato. La Juventus gli ha già rifilato tre gol. Doppietta di Alex Del Piero e, nel mezzo, rete di Igor Tudor. La squadra di Lippi è in fiducia assoluta. In estate ha venduto Zidane per una cifra gigantesca e con quel gruzzolo si è comprata un mucchio di campioni: Buffon, Thuram, Nedved, Salas. Settima giornata del campionato 2001, un tiepido giorno d'ottobre. Il piani del Torino, chiudersi e affidarsi a Cristiano Lucarelli, sta miseramente colando a picco.
IL MIRACOLO AL RIENTRO DAGLI SPOGLIATOI
Dunque la Signora immagina una ripresa di gestione e palleggio, avendola già sostanzialmente messa in cassaforte. Chi risale da un 3-0? Pochissimi, quasi nessuno. Il Toro però rifiuta di arrendersi e trova il gol della bandiera con Lucarelli, al minuto 57. La montagna è ancora ardua da scalare, ma i granata sembrano adesso i cugini ringalluzziti della squadra slabbrata vista nel primo tempo. E segnano di nuovo, con l'idolo di casa Ferrante, che trasforma un rigore decretato per fallo di Thuram su Asta. Tre a due, quindi. Le certezze bianconere adesso iniziano a vacillare. Il Torino a questo punto ci crede. Sette minuti al novantesimo. Palla velenosa in mezzo. Ferrante si avventa e spinge di testa verso la porta di Buffon, che si oppone con un salvataggio mostruoso, ma non può prendere anche il tap-in di Maspero sulla respinta. Tre a tre. Miracolo granata a Torino.
IL DERBY DELLA MOLE DIVENTA IL DERBY DELLA BUCA
La Juventus non può crederci. Sono annegati in una lunga catalessi, facendosi rimontare. Forse è stata la protervia generata dal 3 a 0. Con quel secondo tempo balneare hanno appena dilapidato tutto. Ma è un derby infinito. Lippi chiede a tutti di cercare il controsorpasso e Tudor va a giocare gli ultimi minuti in attacco, per fare da torre. Ed è proprio lui che incassa un rigore, per fallo di Delli Carri, ad un respiro dalla fine. Il Toro è furente. I calciatori circondano l'arbitro Borriello, che però non ne vuole sapere. Nella Juve è uscito Del Piero e la responsabilità ricade sul cileno Marcelo Salas, El Matador. Mentre tutti protestano, Riccardo Maspero si dirige verso il dischetto. E inizia scavare. Prima con la punta degli scarpini, poi con i tacchetti. Ci passa sopra due volte con il piede sinistro e due con il destro, finché Tacchinardi non lo vede e lo allontana. Troppo tardi.
SALAS CALCIA NELLO SPAZIO
Va quindi dagli undici metri Marcelo Salas. Non si è accorto di nulla prima e non se ne avvede nemmeno adesso, visto che posiziona la sfera esattamente nella buca scavata da Maspero. Una piccola porzione del pallone è affossata, sommersa. Quando basta per farla decollare al momento dell'impatto. Mani sui fianchi, rincorsa centrale. Va dritto per dritto e colpisce di sinistro, ma la sfera si impenna e schizza sopra la traversa.
Esultano adesso i granata e Maspero in particolare, che ha applicato il suo estro anche oltre il calcio giocato. "Nello spogliatoio ridevamo come matti, sono cose che si fanno, anche in Serie A", confesserà in seguito. Il derby della Mole finisce 3 a 3. E diventa, quel giorno, il derby della Buca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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