La Todde decaduta, Augias & Co., Marinelli devastato: ecco il podio dei peggiori

Ennesimo esempio di doppiopesismo 5S. Quelli che attaccavano la Meloni mentre lei riportava la Sala in Italia. La farsa dell'attore che interpreta il Duce. Ecco i peggiori della settimana

La Todde decaduta, Augias & Co., Marinelli devastato: ecco il podio dei peggiori
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Il terremoto politico in Sardegna ci ha regalato l'ennesima figuraccia targata Cinque Stelle e, soprattutto, una Alessandra Todde da podio dei peggiori. La grillina, governatrice della Regione dallo scorso 20 febbraio e già dichiarata "decaduta" dopo nemmeno un anno, è la nemesi di un movimento che ha sempre cavillato sui cavilli e che in Sardegna rischia di saltare in aria per un pasticcio burocratico. Il collegio elettorale della Corte d'appello è stato chiaro: ha emesso un'ingiunzione per inadempimenti nelle spese elettorali. E ora l'esito del voto del 2024 è a rischio. Ovviamente la Todde ha fatto sapere che presto impugnerà la decisione dei giudici e nel frattempo andrà avanti a stare al suo posto. Il Partito democratico e i Cinque Stelle, che le garantiscono la maggioranza in Regione, hanno subito fatto quadrato assicurandole il proprio sostegno nonostante la sentenza. E così si chiude il cerchio in quella che è l’ennesima dimostrazione della doppia faccia grillina, del doppiopesismo grillino: sempre in prima linea a gridare alle manette e all’inappellabilità davanti alla decisione di un giudice quando a essere colpiti sono gli avversari e poi, come per magia, garantisti quando a inciampare o a sbagliare è uno di loro.

Ma veniamo al secondo posto del podio. Affollatissimo questa settimana. Troviamo, infatti, la folta schiera di quelli che, mentre il governo lavorava per liberare Cecilia Sala, attaccavano il premier Giorgia Meloni e la prendevano in giro per la strategia messa in campo. Ci sono i soliti pasdaran rossi, Corrado Augias e Michele Santoro, e poi le penne dei giornaloni progressisti, Mister Dagospia, gli accoliti di "Bella Chat" (il gruppo Whatsapp creato il 25 aprile e poi abbandonato da Massimo Giannini) e la stragrande maggioranza dei leader dell'opposizione. Una figuraccia come poche! Loro starnazzavano in tivù mentre la Meloni, in silenzio, tesseva la tela e portava a casa un risultato eccezionale e per nulla scontato. La premier ha dimostrato, ancora una volta, che le polemiche stanno a zero. Contano solo i risultati. E questo governo, di risultati, ne sta portando a casa tanti. Sia sul fronte interno sia in politica estera. Dopo il rilascio di Patrick Zaki e il rientro in Italia di Chico Forti, la liberazione di Cecilia Sala è, infatti, la dimostrazione che abbiamo un governo forte a livello internazionale.

Al primo posto del podio, questa settimana, abbiamo Luca Marinelli che, nella fiction prodotta da Sky, M. Il figlio del secolo, tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, interpreta Benito Mussolini. Sentite cosa ha confessato alla Stampa: "Sono fortemente antifascista, il progetto ha comportato la totale sospensione di giudizio su quello che io considero un criminale. L’ho dovuto fare per ore e ore, ed è stato devastante". Ecco il prototipo del partigiano del nuovo millennio: fa i soldi con il Fascismo e poi va a piagnucolare in giro per promuovere il film. Più che una fiction televisiva ci sembra una pessima commedia all’italiana. E per un Marinelli che dice di vedere oggi "già tante cose" che sembrano indicargli quella deriva, la deriva fascista appunto, ci sono tantissimi altri sinistri che ormai da anni campano sull’ossessione di un (impossibile) ritorno al Ventennio.

Chissà quanti ansiolitici staranno ingurgitando in queste ore! Ovunque si girano gli tocca vedere le gigantografie del Duce nei poster pubblicitari di Sky. State a vedere che, se il 2024 è stato l’anno degli eco-ansiosi, il 2025 sarà l’anno dei fascio-ansiosi. Non osiamo immaginare cosa sarà quando ci avvicineremo al 25 aprile. Ci sarà da ridere. O meglio: da piangere!

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