Non è né un mistero né una novità che le Ong usino il tema dei migranti con finalità politiche ma l'ultima campagna social di Open Arms Italia, senza troppi giri di parole, lo rende esplicito mettendo nel mirino i leader contrari all'immigrazione irregolare.
Così Giorgia Meloni, Donald Trump, Elon Musk, Marine Le Pen, Viktor Orbàn, Santiago Abascal finiscono (grazie all'uso dell'intelligenza artificiale) rappresentati in una fotografia in mezzo al mare rischiando di annegare con un giubbotto di salvataggio arancione.
Open Arms presenta la campagna social scrivendo: «Anche al nostro peggior nemico o ai più grandi portavoce dell'odio diremmo: Salveremmo anche te. Perché siamo soccorritori. Quando una vita è in pericolo, non esitiamo a rischiare la nostra per salvarla». Già in queste parole emerge tutta l'ipocrisia dell'Ong che accusa i leader di destra di essere «portatori di odio» definendoli non avversari ma «nemici».
Sotto la foto di ciascun leader compare un'accusa da parte di Open Arms a cominciare da Giorgia Meloni: «Hai creato centri di detenzione in Albania per i migranti. Ma sai una cosa? Se la tua vita fosse in pericolo non esiteremmo a rischiare la nostra per salvare la tua». Nel caso di Donald Trump si legge «hai promesso una deportazione di massa dei migranti una volta tornato al potere» mentre per Elon Musk: «Hai chiesto di denunciare chi finanzia il nostro lavoro umanitario».
Di Marine Le Pen Open Arms scrive «vuoi introdurre il reato di soggiorno irregolare per i migranti» mentre Viktor Orbàn è accusato di aver «effettuato detenzioni illegali e respingimenti a caldo dei richiedenti asilo» e Santiago Abascal «ci hai denunciato per associazione criminale». La campagna social nasce con l'obiettivo di promuovere il tesseramento all'Ong, «un piccolo gesto per far sentire tutto il tuo supporto» poiché «i porti dove sbarcare sempre più lontani, le nostre barche a rischio sequestro, le multe e le spese legali non ci fermeranno ma ora abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile». A colpire è anche il tenore dei commenti dei follower della pagina di Open Arms: «Vanno salvati per forza?», «io sinceramente farei finta di niente», «io li lascerei affogare tranquillamente mentre fumo una sigaretta e li guardo» e ancora «io li lascio affogare tutti, sarebbe un mondo migliore. Mi manca Alice Wiedel in lista, amica di Musk». Un utente fa notare come tra le immagini manchi quella di Matteo Salvini, in realtà già due settimane fa era stato pubblicato un video con l'ex ministro dell'Interno dopo la sua assoluzione nel processo Open Arms commentata con queste parole: «Matteo Salvini è stato assolto per il caso Open Arms. Il ministro Salvini era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, dopo averci impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 persone, tra cui minori, nel corso di 3 salvataggi nell'agosto 2019.
Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà». Eppure oggi non se la sono sentita di ripubblicare l'immagine di Salvini, probabilmente dalle parti di Open Arms devono ancora riprendersi dopo l'assoluzione dell'ex ministro dell'Interno.
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