Meglio ripassare. Rimandati a chissà quando. Chi non ha ripetuto: attenti a quei due dall’inizio dell’europeo? Bene, meglio ripassare. Quei due se la sono presa comoda. Se questi sono top players? La partita di Balotelli e Rooney vista attraverso i voti è da mani nei capelli. Date un occhio.
Scarpe
Ammettiamolo, deludenti, non proprio da gran galà. Moda bicolor frichettone, che fa a pugni con l’uso dell’attrezzo (tale si tratta per un calciatore) Quel bianco e giallo di Rooney ha l’aria cafoncella (4). L’azzurro e bianco di Balotelli un poco più raffinato(5). Quel che ne sortisce dai piedi....vabbè!
Tiri in porta
Balotelli usa il destro come una sputafuoco, peccato fosse caricato ad acqua. Se i riflessi si traducono in tiri, meglio passare dal dottore. Abbiamo rivisto l’edizione riveduta e corretta del gol sbagliato contro la Spagna (4.5). Rooney è stato più sparagnino, ha dispensato meno emozioni e delusioni. Solita tecnica del gattone pronto a tira fuori l’unghiata(5,5).
Comportamenti
SuperMario non abbandona mai quell’aria un po’ svaccata da erede dei fenomeni. Come a dire: adesso vi faccio vedere io, salvo mangiarsi i gol. E figuratevi se ieri sera poteva rinunciarci. Agonista indolente (5,5). John Wayne invece non ha mai abbandonato quell’aria da amicone della porta accanto. Il faccione ogni tanto si gonfiava, ma niente più di una tensione da sforzo. Guerrigliero calcisticamente nobilitante (6,5).
Riflessi
Molto più rassicuranti quelli dell’inglesone: pronto, pratico sempre al posto giusto nel momento giusto. Che poi non ci abbia preso, è altro discorso (5). Sonnolenti, camomillosi quelli dell’italiano finché non ha trovato qualche spazio nella difesa avversaria. Eppure ben conosce i vizi inglesi (6).
Passaggi
Balotelli ha imbroccato il primo miglior passaggio al minuto 54: sì, ci ha messo un po’ per capire che a pallone si può giocare anche così (6). Invece Rooney, sarà per la lunga militanza calcistica, ha capito che doveva sbrigarsi prima ed infatti un tacco da raffinato dicitore della materia ha mandato Welbeck davanti al portiere. Una squisitezza (7).
Incisività
Se la capacità di penetrare nella difesa inglese avesse avuto egual corrispondenza nel numero dei gol, Balotelli sarebbe stato il re della serata. Incisivo ma non definitivo (6,5). The wonder boy si è prodigato con passo reale, dunque più compassato. Sempre un po’ troppo distante, quasi mai imperioso. E qualche volta stonato nel colpo di genio: vedi l’ultima rovesciata prima dei supplementari. Poteva dare di più (5).
Rapporti con i compagni
Talvolta perplesso, qualche volta deluso, ma molto soft nel rapporto con i compagni. Rooney sta in campo da stella e condottiero. Tranquillo più che eccessivo. Anche perché esagerare con certi tipi inglesi non è raccomandabile (6,5). Raccontare Balotelli è troppo facile. Figuratevi se non gli sfuggiva la parolina. Stavolta è stato un dito puntato contro De Rossi che lo aveva mandato... Varie ed eventuali gli altri momenti di scarsa soddisfazione visiva(5).
Rabbia
C’è rabbia e rabbia. Quella agonistica è tutta di Rooney, che poi è quella che conta (7). La rabbia del ragazzo di strada è un marchio doc di SuperMario (5). Poi c’era quella per gli errori al tiro, e dimostra quanto tenga alla partita. Quasi, quasi gli rivaluta il voto (6).
Eleganza
Tra gioco e comportamento ciascuno ha vinto la sua partita. Balotelli avrà qualche difetto, ma un fisicone e un modo piacevole di muoversi sul campo da far invidia. Più ghepardo che gattone (7). Rooney è più compatto nel fisico, ma in campo conosce il perfetto senso dell’equilibrio in ogni momento (6,5).
Faccia
Voto di difficile esemplificazione. Rooney non si è fatto mai traviare dall’andamento della partita: concentrato, sicuro, quasi monotono nel mostrare i sentimenti e le tensioni. Prima degli inni pareva il faccione di un menefreghista di successo con quel tocco un po’ paffutello (7).
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