Banca Fideuram, la controllata di Intesa Sanpaolo attiva nel risparmio gestito, doma la crisi dei mercati e chiude il primo semestre con un utile netto consolidato di 132,1 milioni (in crescita del 40,7% rispetto allo stesso periodo del 2010). Escludendo le componenti non ricorrenti, che avevano influenzato negativamente l'utile del primo semestre dell'anno scorso per un importo pari a 20,9 milioni (relativo agli oneri stimati per la definizione di una controversia fiscale per il 2005-2006), l'utile netto della banca guidata da Matteo Colafrancesco è cresciuto del 15,2%. A spingere i risultati è stata anche la crescita delle commissione nette salite del 9,9% a 280,3 milioni.
La raccolta netta totale è stata di 908 milioni (contro i 1,4 miliardi nel primo semestre 2010), mentre le masse amministrate sono salite a 73,7 miliardi (+3%). Infine, le commissioni nette hanno toccato i 280,3 milioni (+9,9%); il cost/income ratio è risultato pari al 45,1% (47,4% nei primi sei mesi dell'anno scorso). «Dal punto di vista economico e finanziario i risultati ottenuti sono più che soddisfacenti», ha commentato Colafrancesco.
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