Banca Leonardo inciampa nel groviglio FonSai-Lombarda

L’ufficio studi dell’istituto di Braggiotti e la sua divisione «d’affari» hanno opinioni opposte sull’offerta della famiglia Ligresti

da Milano

Chinese Wall, le muraglie cinesi che dividono le diverse attività di un istituto di credito per impedire conflitti di interessi o l’uso improprio di informazioni privilegiate, all’interno di Banca Leonardo funzionano molto bene. Forse troppo. E così capita che se da un lato l’ufficio studi del gruppo guidato da Gerardo Braggiotti, consiglia di non aderire all’Opas lanciata da Fondiaria Sai su Immobiliare Lombarda, dall’altro i colleghi del corporate, Banca Leonardo & Co suggeriscono l’opposto. Al centro di tutto è capitato un tema molto delicato perché Fondiaria Sai è socia con il 5,05% di Banca Leonardo che si trova a dover esprimere un giudizio sull’operazione di un suo azionista.
Facciamo un passo indietro. Il 30 gennaio, Fondiaria Sai, il gruppo assicurativo della famiglia Ligresti, annunciava un’offerta pubblica di acquisto e scambio totalitaria sulla controllata Immobiliare Lombarda con l’obiettivo di raccogliere il 38,8% che ancora non possiede. Agli azionisti di minoranza del gruppo immobiliare, Fondiaria offre un mix di contanti e azioni Milano Assicurazioni valorizzando ogni titolo Immobiliare Lombarda 0,135 euro. L’Opas partita il 18 marzo si concluderà il 17 aprile.
Dopo l’annuncio dell’operazione, l’ufficio studi di Banca Leonardo ha pubblicato un report dal titolo «Inusuale rimpasto delle controllate» dove parla di «insoddisfazione per la complessa operazione infragruppo». Banca Leonardo conferma il giudizio «buy» (acquistare) sul titolo Immobiliare Lombarda con un prezzo obiettivo di 0,23 euro superiore all’offerta di Fondiaria Sai, consigliando di fatto di non aderire all’Opas. L’offerta di Fondiaria sembra sottovalutare il reale valore del titolo: a luglio, Immobiliare Lombarda valeva il 65% di più di quanto messo sul piatto dalla capogruppo.
Poco meno di un mese dopo l’annuncio dell’offerta, il 26 febbraio, Leonardo & Co, chiamata dal cda di Immobiliare a esprimere un giudizio indipendente sull’operazione nella sua relazione scriveva che il prezzo «non era equo» sul profilo finanziario ma l’offerta presenta tre buoni motivi per aderire: dividendi, crisi del settore immobiliare e liquidità. In particolare gli esperti di Leonardo & Co giudicano la politica dei dividendi di Milano Assicurazioni più generosa di quella del gruppo immobiliare. Ancora, si leggeva nello studio «le prospettive del settore immobiliare sono caratterizzate da forte incertezza» e infine la già scarsa liquidità del titolo Immobiliare Lombarda, dopo l’Opa promette di peggiorare significativamente. Insomma aderire all’Opas conviene. «Il tema è delicato - spiegano fonti all’interno di Banca Leonardo – nella nostra banca vige una rigorosa disciplina per assicurare la separazione tra le diverse attività: brokeraggio, ufficio studi, corporate e private equity».

Ma come spesso accade il conflitto di interessi si celebra a monte. Forse per Immobiliare Lombarda sarebbe stato meglio affidare una valutazione indipendente a un gruppo diverso da Banca Leonardo, meglio se non partecipato dalla controllante Fondiaria Sai.

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