da Milano
Per il momento, nessuna replica puntuale alle denunce dei consumatori sullapplicazione del decreto Bersani. Ma al presidente dellAntitrust, Antonio Catricalà, che annuncia indagini dellAutorità garante per la concorrenza su mutui e penali, citando anche il proprio caso personale, lAbi risponde ribadendo che «le banche italiane rispettano pienamente laccordo siglato con le associazioni dei consumatori sulle spese per lestinzione anticipata dei mutui. Il caso segnalato rappresenta quasi certamente un errore nellambito di procedure standard per la comunicazione delle informazioni ai clienti che la banca in questione provvederà certamente a chiarire. E singoli casi non possono essere generalizzati allintera industria bancaria, che rispetta le norme».
La posizione dellAbi si riassume nella circolare diramata allindomani dellintesa con i consumatori: fissate le misure massime delle penali, le banche «non possono rifiutare la rinegoziazione dei finanziamenti, nei casi in cui il debitore proponga la riduzione dellimporto entro i limiti stabiliti dallaccordo». E sono tenute a diffondere la documentazione agli sportelli, a informare i mutuatari sulla sostanza dell'accordo senza applicare spese per la comunicazione e «ad adottare procedure per velocizzare lo svolgimento della rinegoziazione».
«Con i consumatori - aggiungono allAbi - abbiamo concordato un monitoraggio che non ha ancora fornito risultati concreti. È comunque previsto un tavolo di lavoro comune che si riunisce trimestralmente per verificare lapplicazione dell'intesa». Quanto allazzeramento delle spese di chiusura dei conti correnti e dei conti titoli, «si può ben dire che sia cosa fatta». Anche se poi alle norme che dispongono il recupero delle sole spese vive gli istituti di credito sembrano generalmente fare orecchie da mercante.
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