Unicredit e Intesa Sanpaolo tra le 25 migliori banche al mondo. È quanto emerge dalla classifica stilata dal mensile britannico «The Banker» (gruppo editoriale Financial Times), che tira le somme sul comparto bancario, alla luce dell'anno più nero del settore del credito, nel suo rapporto annuale dal titolo "Top 1000 World banks 2009".
E non a caso una classifiche è dedicata proprio agli istituti che hanno registrato le perdite più consistenti a livello globale: in primis c'è Royal Bank of Scotland, con un rosso per oltre 59 miliardi di dollari. Seguono le due americane Citigroup (53 miliardi dollari) e Wells Fargo (47,7 miliardi), e poi la belga Fortis (28,2 miliardi) e la svizzera Ubs (19,6 miliardi).
Nella top 25 invece, che considera una serie di elementi tra cui forza di capitale, capitalizzazione, solidità, ricavi e altri fattori, il podio va a JpMorgan (un anno fa al quarto posto), Bank of America (già quinta) e Citigroup (era seconda).
Il colosso inglese Hsbc, fino all'anno scorso era il numero uno, è invece arretrato al quinto posto. Tra le italiane, UniCredit è 18esima (sedicesima un anno fa), mentre Intesa Sanpaolo chiude la classifica al 25/esimo posto. Per trovare le altre realtà bancarie italiane bisogna scendere alla 94esima posizione dove si trova Ubi Banca, seguita da Mps (97esima) e il Banco Popolare (122esima).
Nella classifica sulle 25 banche più redditizie, spunta invece UniCredit, che rispetto ad un anno fa sale dalla 18esima alla nona posizione. In testa ci sono le banche cinesi (Icbc prima, China construction bank seconda, Bank of China quarta), mentre terza è la spagnola Santander (Bbva è quinta).
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