Bper-Sondrio, Papa: Italia ha bisogno di banche forti. La reazione in Borsa dei due titoli

Nuovo round del risiko bancario con Bper all'assalto di Popolare Sondrio. L'offerta da 4,3 miliardi pone i presupposti per creare il terzo maggiore palyer italiano con 6 milioni di clienti e 2mila filiali. In Lombardia quota di mercato del 14%

Bper-Sondrio, Papa: Italia ha bisogno di banche forti. La reazione in Borsa dei due titoli


Anche Bper scende in campo nel risiko bancario mettendo nel mirino la Popolare di Sondrio. Un'operazione da 4,3 miliardi di euro, interamente in azioni, che permetterebbe all'istituto emiliano di avere spalle più larghe in un panorama bancario in veloce ridefinizione. Entrambi gli istituti vedono Unipol come azionista forte. Il gruppo assicurativo presieduto da Carlo Cimbri detiene una quota diretta e indiretta pari al 24,6% del capitale di Bper e il 19,7% della Popolare di Sondrio. L'obiettivo di Bper è acquisire una partecipazione superiore al 50% del capitale dell'istituto valtellinese.

Papa: I'Italia ha bisogno di player bancari forti

"È diventato fondamentale per noi proteggere il nostro posizionamento in Italia alla luce dell'intensa fase di consolidamento in atto", ha spiegato Papa. "Saremo una banca a presenza nazionale con un forte radicamento territoriale". "Un'operazione industriale e non finanziaria tra due banche che presentano caratteristiche simili", ha spiegato l'ad di Bper Gianni Franco Papa nel corso della conferenza stampa.

"Ritengo che l'economia italiana ha bisogno di player forti che sostengano l'economia - ha aggiunto - se dovessero andare in porto le operazioni annunciate si creerebbero quattro gruppi bancari di dimensioni maggiori, oggi andiamo a rafforzare il sistema bancario italiano e questo è un bene per l'Italia", "L'economia italiana va meglio di altre economie in questo momento, per dare continuità servono banche forti".

Bper più Sondrio, insieme il 10% delle filiali italiane con raddoppio in Lombardia

L'unione di Bper e Banca Popolare di Sondrio, va a creare un gruppo bancario, il terzo maggiore in Italia per asset finanziari totali, depositi e prestiti, con una quota di mercato pro-forma di circa il 7%.
A livello di filiali la quota di mercato sarebbe del 10% circa in Italia (+2% rispetto a Bper standalone) con 6 milioni di clienti combinati. Spicca in particolare il raddoppio in Lombardia dal 7 al 14%. In totale saranno circa 2mila filiali e "pochissime sovrapposizioni", ha precisato Papa.

Bper intende rafforzare la presenza nel Nord Italia "integrando due franchising di alta qualità e complementari" con il marchio della Popolare di Sondrio che sarà preservato "nelle aree storiche" dove c'è un forte attaccamento al marchio, così come fatto nel recente passato con Carige in Liguria.

Papa: "Sinergie conservative"

L'operazione dovrebbe essere completata nella seconda metà del 2025 con la piena integrazione da realizzarsi entro fine anno. L'utile netto è atteso oltre i 2 miliardi nel 2027 e l'istituto emiliano indica una remunerazione dei soci con payout medio del 75%. Le sinergie totali sono stimate in 290 milioni di euro annui, di cui 190 milioni di euro a livello di costo, mentre quelle di ricavo si attesteranno intorno ai 100 milioni.

"C'è spazio per fare ulteriori sinergie quando la piena integrazione delle banche sarà completa", ha rimarcato Gianni Franco Papa, che ha specificato che le sinergie verranno realizzate in pieno nel 2027. L'ad di Bper ha spiegato che l'integrazione avrà "limitati impatti sociali" grazie alla complementarietà delle due reti.

Scatto di Sondrio a Piazza Affari, giù Bper

La reazione della Borsa non si è fatta attendere. Il titolo della Popolare di Sondrio segna un balzo del 6%, mentre Bper arretra del 7%.

L'offerta prevede un rapporto di concambio di 1,45 azioni di nuova emissione Bper per ogni titolo della Sondrio, con un prezzo implicito di 9,527 euro per azione, rappresentando un premio del 6,6% rispetto al valore di mercato registrato alla chiusura di giovedì.

Con i movimenti segnati stamattina, così come successo anche per le precedenti Ops lanciate da Unicredit su Bpm e da Mps su Mediobanca, il mercato già a ribaltato il premio in sconto. Ai livelli attuali l'operazione risulta "a sconto" di oltre il 4% rispetto al premio del 6,6% alla chiusura di ieri.

"Il prezzo dell'azione Pop Sondrio riflette già appieno il valore intrinseco della banca, un'operazione ha senso se crea valore e prezzi troppo elevati creerebbero disvalore per la banca che acquisisce". "Considerando sinergie e premio abbiamo un'operazione che crea valore, questo è il nostro faro", ha rimarcato oggi il numero uno di Bper.

Offerta non concordata. Papa: "Non è un'operazione ostile"

L'offerta di scambio non è un'operazione concordata e fonti vicine a Banca Popolare di Sondrio fanno sapere che nei prossimi giorni verrà convocato un cda della banca per le prime valutazioni.
"L'operazione non è concordata, ma non consideriamo l'operazione ostile", ha precisato l'ad di Bper, Gianni Franco Papa, nel corso della conference call con gli analisti. Successivamente il banchiere ha confermato di aver contattato l'ad Pedranzini "a cui abbiamo esplicitato quanto deciso, adesso loro faranno le loro valutazioni".



L'unione tra le due banche rappresenta "un'opportunità unica di combinare due banche con dna, valori e mission simili", ha aggiunto Papa rimarcando come la stima di utili combinati a oltre 2 miliardi di euro è una stima "conservativa".

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