UniCredit fuori dalla lista delle banche globali sistemiche: perché e cosa significa

Il Financial Stability Board ha rimosso l’istituto italiano dall’elenco stilato in base all’importanza a livello globale

UniCredit fuori dalla lista delle banche globali sistemiche: perché e cosa significa
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Fuori UniCredit dalla lista delle banche globali sistemiche. Il Financial Stability Board (Fsb) ha rimosso l’istituto italiano facendo salire di un gradino altri tre competitor, tra questi la svizzera Ubs. L’organismo di governance del G20 ha stilato la classifica annuale in seguito alla crisi globale finanziaria. Gli istituti di credito maggiormente noti a livello mondiale si dovranno adeguare a requisiti stringenti.

Quali sono le banche più importanti

La lista di Fsb comprende 29 banche sistemiche a livello globale. Per stilarla sono stati utilizzati i dati della fine del 2022 ed è stata applicata una metodologia di valutazione studiata dalla Commissione di Basilea sulla supervisione bancaria, la Basel Committee on Banking Supervision (Bcbs). Agli istituti è stato chiesto di sottoporsi a un controllo più severo in merito alle operazioni svolte e, inoltre, di detenere un cuscinetto di capitale aggiuntivo.

Nella lista rientrano i colossi di Wall Street JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, Wells Fargo, Bank of New York Mellon, Morgan Stanley. Dal fronte cinese risultano anche le banche Agricultural Bank of China e Bank of China. Tornando in Europa troviamo il colosso tedesco Deutsche Bank; dalla Francia, invece, rientrano le banche Bnp Paribas e Société Générale. Rispetto al 2022 è stata rimossa anche Credit Suisse per lasciare spazio alla rivale Ubs. Un’altra new entry è la cinese China’s Bank of Communications. Complessivamente il totale delle banche sistemiche è diminuito così dalle 30 unità del 2022 a sole 29.

Il caso UniCredit

UniCredit era l’unico istituto di credito italiano tra quelli considerati di importanza sistemica globale dall’Fsb. Attualmente non è stata rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale. Fino allo scorso venerdì non era stata diffusa alcuna notizia, ma l’istituto di credito aveva specificato che, “a seguito della revisione metodologica della Banca d’Italia sui buffer di capitale delle O-SII, UniCredit rimane ben al di sopra di tutti i requisiti patrimoniali”. La banca ha però aggiunto che non ci sarà “alcun impatto sulle ambizioni di distribuzione agli azionisti di UniCredit per il 2023 o per il futuro (dunque sui dividendi e buyback), sul funding plan o sugli obiettivi di capitale”.

Il bucket

Le banche che sono considerate di importanza sistemica globale vengono assegnate a “bucket” che corrispondono a buffer, ovvero l'ammontare di capitale ritenuto sufficiente a coprire i rischi, maggiormente elevati. Sono tre gli istituti che sono passati a un bucket più alto: Agricultural Bank of China, China Construction Bank e UBS sono passate dal bucket 1 al bucket 2. All’interno del quinto livello, il più alto, non rientra nessun istituto. Nel quarto livello c'è solo JP Morgan Chase. Nel terzo livello ci sono Bank of America, Citigroup e HSBC. Nel secondo ci sono: Agricultural Bank of China, Bank of China, Barclays, BNP Paribas, China Construction Bank, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Industrial and Commercial Bank of China, Mitsubishi UFJ FG e UBS.

Infine nel primo, ovvero il più numeroso, include Bank of Communications (BoCom), Bank of New York Mellon, Groupe BPCE, Groupe Crédit Agricole, ING, Mizuho FG, Morgan Stanley, Royal Bank of Canada, Santander, Société Générale, Standard Chartered, State Street, Sumitomo Mitsui FG, Toronto Dominion, Wells Fargo.

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