Barnabiti, un voto da 400 anni: declinare modernità e tradizioni

Barnabiti, un voto da 400 anni: declinare modernità e tradizioni

Declinare tradizioni e modernità per formare giovani in grado di affrontare il futuro con cultura e fermezza ma, soprattutto, con una profonda preparazione, seria, articolata e scevra da mode e da false tendenze. Sono 400 anni che i Padri Barnabiti educano la gioventù meneghina e l'Istituto Zaccaria, nella storica via della Commenda, a Milano, è il loro tempio ideale e di dedizione all'insegnamento, al quale sono legati per voto e per fede.
C'è un ordine antico e silente che pervade i vecchi muri seicenteschi del convento e della scuola - nel cuore della città - e le più moderne strutture che risalgono, comunque, all'Ottocento. Qui lo studio è una dimensione dello spirito. Una lenta acquisizione di quel sapere universale e ponderante, senza tempo, che ha formato i grandi uomini e le grandi donne di ieri e di oggi.
«Quello dello Zaccaria - spiega il rettore, padre Ambrogio Valzasina - è un progetto che si declina con un'azione educativa e didattica formulata sulla base del messaggio cristiano, del contesto socio-culturale in cui opera e dei modelli culturali e formativi presenti nella realtà contemporanea. L'istituto desidera inserirsi attivamente nelle dinamiche evolutive della società odierna, che impongono alle generazioni contemporanee la necessità di “imparare a imparare”. È nostro impegno responsabile aiutare gli studenti a fare sintesi delle esperienze formative e a riflettervi in chiave critica, per formare ragazzi che sappiano orientarsi nella consapevolezza e con un ottimo patrimonio culturale interiorizzato. Compito della nostra scuola sarà facilitare i giovani nella loro formazione, rendendoli rispettosi delle regole della società, già come soggetti attivi, e in cui agiscono nella ricerca di un ruolo personale, familiare, ecclesiale e civile».
E c'è un motivo perché allo Zaccaria la tradizione riveste una sacralità inviolabile. Dai Padri Barnabiti si sono, infatti, formati personaggi geniali della letteratura, della storia e delle scienze. L'istituto, nato con questa denominazione a Milano nel 1897, dopo la canonizzazione di S. Antonio M. Zaccaria, è il frutto e la sintesi della secolare tradizione dei Barnabiti nel campo dell'educazione giovanile, non solo in città. Una tradizione che data dal 3 novembre 1608 e si concretizza nelle Scuole Arcimboldi o di Sant'Alessandro - cui nel Settecento fu concesso di chiamarsi Università - nell'Imperial Collegio Longone e nel Collegio dei Ss. Simone e Giuda. Tra i docenti che si avvicendarono nelle scuole milanesi dei Barnabiti si possono ricordare Onofrio Branda, che ebbe come allievo Parini; Giovenale Sacchi, musicologo in contatto con Metastasio e Salieri; Cosimo Galeazzo Scotti, maestro del Manzoni e di Ferrante Aporti. Per non parlare di Paolo Frisi, Giuseppe Racagni, Francesco De Regis ed Ermenegildo Pini, professori di matematica e fisica e scienziati di fama europea, gli unici ricordati dal Porta in un famoso sonetto come rappresentanti della fisica italiana. Anche una folta schiera di alunni illustri hanno onorato le scuole dei Barnabiti a Milano. Oltre ai già citati Parini, Manzoni e Porta si possono ricordare, per citarne alcuni, Pietro Verri, Barnaba Oriani, Cesare Cantù, Cesare Correnti, Federico Confalonieri. «Oggi - continua padre Valzasina - l'istituto continua la sua strada nel solco della tradizione e, attualmente, comprende la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado, il liceo classico, il liceo scientifico e il liceo linguistico, aperti a ragazzi e ragazze. E il prossimo anno introdurremo anche il cinese, tra le lingue da studiare.

Offriamo un ampio spazio alle innovazioni che permettono alla scuola di rispondere alle richieste dei tempi. Vantiamo storici laboratori, una regolare palazzetto dello sport ipogeo, opera di grande ingegneria, una ricca e preziosa biblioteca di oltre 70mila volumi a disposizione di docenti e alunni».

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