Basket, per Milano un’altra lezione da Siena

Siena - Il Montepaschi si guadagna nella culla di casa la seconda palla di cristallo da mettere sulla lampada scudetto.
Lenticchie agli aromi per Rimantas Kaukenas, 16 punti nell'antipasto lituano dove finalmente l'Armani scopre che Katelinas potrebbe davvero sparigliare in questa sfida scudetto dove chi ha il mazzo, cioè i campioni, se la gode e se la ride prendendo tutto e non soltanto con gli assi.

Un'altra serata di falsa poesia per gente che si rispetta anche troppo, ma è difficile cambiare atteggiamento se gli altri sono macchine implacabili. Milano deve rinunciare presto ad Hawkins, 3 falli dopo 18', Price e Vitali sono gente da 0 punti in 20 minuti, anche se poi l'americano ricorda che non è stato preso proprio per guardare e il suo terzo quarto ha perlomeno fatto venire una ruga alla bella difesa senese.

Montepaschi e la sua voglia di non fare male per tenere in piedi la festa, anche se come dicevano nella contrada della Civetta, ricordando il loro Cecco Angiolieri, sarebbe meglio se nelle finali tutti avessero voglia di essere fuoco per bruciare almeno i pronostici, se non lo mondo. Diciamo che qualcuno nell'Armani ci ha provato, ma sempre con quella voce bianca che non si sente in arene affollate.

Non tutto funziona nella cucina Pianigiani, qualche palla persa per superficialità, Milano tenuta fuori dalle mura anche a meno 16, ma poi riammessa alla fonte del gioco per scarti più dignitosi, anche se davvero non la senti mai vivere questa finale che domani sera al Forum di Assago ci dirà se possiamo continuare a spargere incenso per addormentare chi, come Siena, potrebbe chiudere tutto martedì sera godendosi la festa in trasferta cosa mai accaduta e la gente Armani sembra pronta a riconoscere

che prima di arrivare alla vetta sarà meglio organizzare in maniera differente il campo base dove serve ancora molto per stare almeno bene. Stuzzicare Siena, però, porta anche qualche danno e il finale diventa un tormento.