Concentrare i quarti di finale del torneo olimpico di basket in una sola giornata era sembrato eccessivo ma gli amanti della palla nel canestro hanno vissuto un martedì all’insegna della grande pallacanestro. Il Dream Team ha fatto fuori senza troppi problemi il Brasile ma per staccare il proprio biglietto per le semifinali Germania, Serbia e Francia hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Prima di goderci l’affascinante derby del Reno e la replica dello scontro tra Team USA e la Serbia di Nikola Jokic nella serata di giovedì, vediamo cosa è successo nei quarti.
Il Dream Team passeggia sul Brasile
Per una squadra arrivata ai quarti come migliore terza, dover affrontare subito la squadra più forte del torneo non sarebbe mai stato semplice ma il Brasile si presenta in campo alla Bercy Arena deciso ad almeno evitare una batosta epocale. I verdeoro partono discretamente con una palla rubata di Santos e un canestro rapido ma Booker ed Embiid fanno capire che sarà una lunga serata per i sudamericani. Steph e LeBron iniziano a macinare punti e sul più dieci per Team Usa il rischio di una partita ad un canestro solo è ben evidente.
Per fortuna Huertas e Caboclo iniziano a trovare canestri e riescono a tenere il distacco a soli 12 punti alla fine del primo quarto. Il piano inizia a scricchiolare subito, quando il Dream Team trova anche le bombe di Edwards ed un break di 7-0. Appena Team Usa alza il piede dall’acceleratore, il Brasile si rifa sotto; a quattro minuti dalla sirena lunga il tabellone legge 36-42. Peccato che i verdeoro evaporino dal campo nel finale, concedendo al Dream team ben 21 punti negli ultimi minuti.
Al rientro dagli spogliatoi la determinazione di Team Usa non è quella del primo tempo e Caboclo sale in cattedra, segnando punti su punti. In campo c’è anche qualche scintilla, come la gomitata involontaria di De Paula a LeBron James ma i ritmi e l’attenzione è a livelli infimi. Il Brasile si affida quasi completamente ai canestri di Caboclo e qualche occasionale tiro libero mentre le rotazioni di coach Kerr consentono a quasi tutti di segnare con regolarità. Ad approfittarne è Booker, che finirà con 18 punti ma l’atmosfera in campo è quella di un All Star Game: gioco veloce, spettacolare, marcature allegre per la gioia del pubblico. Sicuramente uno spettacolo molto diverso dalle battaglie all’arma bianca del pomeriggio.
I 24 punti di Caboclo consentono al Brasile di chiudere il terzo quarto sul 71-94 ma l’impressione è che la partita sia finita da un pezzo. Il Dream Team segna a ripetizione, Edwards e Durant si divertono ma alla festa del basket partecipano un po’ tutti a parte LeBron James, che però fornisce parecchi assist ai compagni. Il finale di partita vede qualche tripla pesante di Caboclo che chiuderà come miglior marcatore con 30 punti mentre Team Usa porta ben sei giocatori in doppia cifra, con King James ed Anthony Davis che sfiorano il double double. Si chiude con un nettissimo 122-87 per il Dream Team: avanti il prossimo.
Jokic trascina la Serbia in semifinale
Dopo la battaglia tra Germania e Grecia, il pubblico parigino difficilmente si sarebbe aspettato che il secondo quarto di finale sarebbe stato altrettanto combattuto ma Serbia ed Australia si sono superate, trascinando la partita all’overtime prima del passaggio a sorpresa dei balcanici. I Boomers arrivavano da favoriti e, nonostante il 4-0 iniziale della Serbia, fanno capire subito di esser entrati in campo con la determinazione giusta: due mini-break guidati da Patty Mills fanno volare l’Australia, che allunga nel finale del primo quarto nonostante Nikola Jokic si decida finalmente a giocare come sa.
La Serbia è sotto 17-26 ma la stella dei Mavericks si sta divertendo troppo per fermarsi: i Boomers segnano a piacimento, mettono un parziale di 11-0 prima che Micic riesca ad infilare una tripla. Reath continua ad infierire fino al +24 ma, alla fine, Jokic si carica sulle spalle la Serbia, riducendo il distacco alla sirena lunga. Un’Australia spinta dai 20 punti di Mills sembra capace di staccare facilmente il biglietto per la semifinale.
Al rientro dallo spogliatoio, però, la Serbia è una bestia del tutto diversa: Avramovic appare trasfigurato e trova canestri importanti mentre la tripla di Dobric riporta i balcanici a meno sette. È la guardia degli Hawks a firmare il sorpasso serbo ma da ora in avanti è partita vera, con le squadre che si equivalgono. I due liberi di Jokic chiudono il terzo quarto sul 67-65 per la Serbia, che sembra avere la partita sotto controllo. Micic trova la giocata giusta per il +6 ma l’Australia non ha ancora mollato dal punto di vista mentale. Quando Pesic chiama il timeout, i Boomers sono un punto sotto, con le triple di Micic a fare la differenza.
McVeigh risponde presente e Giddey trova il canestro del pari ma nell’ultimo minuto l’Australia ha in mano due volte il pallone del sorpasso ma non trova il canestro. Il libero sbagliato da Micic a 9 secondi dalla fine viene pareggiato da una magia di Patty Mills che attacca Jokic, mette un canestro impossibile e manda tutti all’overtime. All’inizio le due squadre sono precise dall’arco e Giddey riporta l’Australia sul meno 3: peccato che a questo punto i Boomers sbaglino troppo e Nikola Jokic decida di chiudere i conti. 4 punti nel finale fanno tutta la differenza del mondo: nonostante i 26 punti di Mills ed i 25 di Giddey, la Serbia è più squadra, vince 95-90 e vola in semifinale.
Una Francia trasformata fa fuori il Canada
Considerato quanto visto nella fase a gironi, un certo pessimismo tra i tifosi dei Bleus sembrava del tutto giustificato. Il Canada sembrava l’unica squadra in grado di battersi ad armi pari con il Dream Team ed il tecnico transalpino non fa partire né Rudy Gobert né Evan Fournier. Per fortuna del pubblico di Bercy, Cordinier è in serata di grazia e piazza triple importanti che portano la Francia sul 13-5 in neanche quattro minuti. Le due squadre forzano da subito le triple mentre Wembanyama è ancora poco preciso, rifacendosi però con una gran prestazione difensiva. La difesa francese, apparsa in crisi con la Germania, contiene senza problemi gli avanti canadesi, costringendo Jordi Fernandez a chiamare un timeout.
Wemby si becca un antisportivo ma il Canada sembra spento, quasi svogliato. Il parziale di 23-10 alla fine del primo quarto è fin troppo generoso. Il secondo quarto continua sulla stessa falsariga quando entra in campo Gobert ma il più ispirato è Yabusele: sul meno quindici, Gilgeous-Alexander prova a dare la scossa ma ci mette un po’ ad ingranare. Nonostante i suoi canestri, la Francia può contare su Cordinier e Lessort, a tratti immarcabile, mentre Wembanyama e Batum sono dominanti sotto il tabellone. Prestazione maiuscola dei Bleus che chiudono il primo tempo avanti 45-29.
Il terzo quarto inizia con la quarta tripla di Cordinier e una schiacciata perentoria di Yabusele ma anche parecchi errori da entrambi i lati: Fournier e Barrett sono poco precisi e le palle perse si sprecano ma il pubblico è più interessato al duello rusticano tra Wemby e Brooks. A metà quarto, nonostante la difesa canadese sia più efficace, i transalpini sono sempre avanti 52-39, con i canestri di Gilgeous-Alexander che trovano quasi sempre la replica di Yabusele. Il Canada si riporta a meno 8 con poco meno di quattro minuti da giocare ma è un momento di grande confusione in campo. Ci pensano Cordinier e Wembanyama a riportare la Francia avanti 61-50 con un solo quarto da giocare. I nordamericani trovano un paio di canestri immediati e sul meno 6 la partita sembra riaperta ma è un fuoco di paglia.
La Francia è aggressiva ed efficace in difesa, Batum trova ancora stoppate mentre Yabusele mette anche canestri parecchio stilosi. Sul 65-55 Fernandez chiama un altro timeout ma il Canada non riesce ad agganciare una Francia in controllo che può anche contare su qualche bomba pesante. Alla rubata di Jamal Murray risponde la tripla di Fournier dopo ben due rimbalzi offensivi: a 55 secondi dalla fine, la Francia è avanti 76-66.
Gli ultimi tentativi del Canada sono inutili: nonostante i 27 punti di Gilgeous-Alexander, i 42 punti della coppia Yabusele-Cordinier sono abbastanza per l’82-73 finale. Francia in semifinale, Canada che torna a casa con la coda tra le gambe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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