Basket femminile, cosa c'è dietro lo scudetto di Famila Wuber Schio

Guidata dal coach greco Dikeoulakos, la squadra ha impostato il proprio gioco partendo dalla difesa e ha vinto tutti i titoli possibili in Italia, grazie ad un organico competitivo, composto da un nucleo di italiane e alcune straniere di livello come l’americana Howard e la lunga Ndour

Elio Castora / Lega basket femminile
Elio Castora / Lega basket femminile

Il dato ufficiale è che il Famila Wuber Schio ha vinto lo scudetto di A1 di basket femminile contro la Virtus Segafredo Bologna grazie al trionfo casalingo in gara2 di finale per 84-79. Le scledensi hanno portato a casa il tricolore (il dodicesimo nella storia della società) e ora festeggiano una stagione di conquiste: prima la Supercoppa numero 13, poi la quattordicesima Coppa Italia, quindi il terzo posto dell’Eurolega (la massima competizione europea) e infine lo scudetto. Grazie ai 37 punti della statunitense Mabrey in gara2, le scledensi hanno chiuso col botto.

Onore delle armi alla Virtus, che ha disputato un’annata brillante e che sta lottando per contendere al Famila tutti i trofei nazionali. Schio finora ha sempre avuto la meglio. Nelle ultime due stagioni, quando sulla panchina è arrivato l’allenatore greco Dikeoulakos, la squadra ha impostato il proprio gioco partendo dalla difesa e ha vinto tutti i titoli possibili in Italia. I risultati sono arrivati grazie ad un organico competitivo, composto da un nucleo di italiane (tutte presenti o passate nel giro della nazionale maggiore) e alcune straniere di livello come l’americana Howard e la lunga Ndour.

Anche Bologna e Venezia stanno cercando di costruire un progetto partendo dalle giocatrici azzurre. Negli ultimi anni emiliane e lagunari sono tornate a farsi sentire (Venezia ha dato del filo da torcere a Schio in semifinale) e si candidano per i primi posti in tutti i tornei del prossimo anno. Per tutta la lega basket sarà un bello spettacolo. La sfida ora è quella di dare ancora più visibilità al movimento cestistico femminile.

Uno sport, quello del basket rosa, che sta raccogliendo sempre più spettatori e coinvolge anche i più noti colleghi del maschile, che cominciano a guardare le partite e a tifare. In queste finali scudetto c’è stato il record assoluto di presenze al palazzetto: per gara1 al palaDozza di Bologna erano presenti 5337 appassionati, numero impensabile alcuni anni fa. A Schio il pubblico arancione ha risposto con circa 2600 presenze, in un impianto meno capiente, ma ugualmente caldo. Da questi numeri le federazioni dovranno ripartire per lanciare ulteriormente la disciplina.

Intanto è cominciata la campagna acquisti, che permetterà alle varie squadre di rinforzarsi; questa estate poi vanno in scena i campionati europei per le nazionali, che rappresentano una bella vetrina per giocatrici e staff di A1.

Il tutto in attesa di fine settembre, quando comincerà il campionato 2023/2024 con la giornata inaugurale proprio a Schio: la piazza del basket femminile italiano di questi tempi e la scintilla per far brillare definitivamente la palla a spicchi italiana.

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