Gallinari va ai Pistons, la peggiore squadra della Nba ma sogna Milano

Ennesimo trade in pochi mesi per l'esperto azzurro, che lascia la capitale per approdare a Detroit, la peggiore squadra della Nba con 3 vittorie e 36 sconfitte. Il Gallo potrebbe liberarsi in estate e provare una last dance, magari tornando a Milano

Gallinari va ai Pistons, la peggiore squadra della Nba ma sogna Milano
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Il Gallo continua il suo periplo dell’America del basket, venendo coinvolto nel suo secondo trade della stagione che lo costringe ancora a fare le valigie. Se la prospettiva di lasciare Washington, dove aveva trovato poco spazio e ancora meno soddisfazioni potrebbe far sorridere il veterano azzurro, la destinazione non è certo delle più invidiabili. I Wizards hanno spedito lui e il lungo Mike Muscala ai Detroit Pistons, la franchise con il peggior record della Nba assieme ai derelitti San Antonio Spurs del fenomeno Wembanyama. Gli alfieri di Motown hanno pagato pure caro, visto che faranno il percorso opposto Bagley, Livers e due seconde scelte nei prossimi draft. Voci vicine all’entourage dell’azzurro, però, fanno sospettare che il finale di carriera del classe 1988 sarà diverso, magari con un fascinoso ritorno in patria.

Due trade in pochi mesi

La notizia, uscita nella serata di domenica dalla rete via cavo ESPN, ha sorpreso gli esperti del canestro a stelle e strisce, visto che la deadline degli scambi è ancora lontana un mese ma non è così strana. Muscala farebbe parecchio comodo ai Pistons, che stanno soffrendo sotto il tabellone mentre l’azzurro, che non ha giocato le ultime nove partite per un problema alla schiena, potrebbe tornare utile nelle rotazioni offensive. Le ragioni, poi, sarebbero anche finanziarie, visto che Bagley ha un contratto importante, da 12,5 milioni di dollari per la prossima stagione, per non parlare della possibilità di selezionare due giovani nei draft del 2025 e 2026 per rafforzare il roster di Washington.

I Pistons si sarebbero quindi assicurati due giocatori esperti che sanno il fatto loro in quanto a tiri dalla distanza e tenere i nervi saldi nel finale di partita, ma è difficile che trovino posto nel quintetto base di coach Monty Williams. Alcuni, invece, sospettano che il trade tra le due cenerentole della Eastern Conference serva a rianimare le rispettive stagioni ma anche a rimandare le scelte importanti al futuro: sia Muscala che Gallinari, infatti, hanno il contratto in scadenza e potrebbero salutare Detroit in estate, liberando una decina di milioni nel salary cap.

Quale futuro per il Gallo?

Gallinari, che da quando è approdato nella Nba raramente ha vissuto una stagione tranquilla, era arrivato in estate dai Celtics come parte della trade che aveva portato a Boston Porzingis ma nella capitale americana ha combinato davvero pochino. Nelle 26 gare disputate con la maglia dei Wizards ha messo una media di 15 minuti con 7 punti e 3 rimbalzi: non il massimo per uno che ha un contratto da quasi 7 milioni di dollari a stagione. Visti i numeri, il Gallo non poteva che finire di male in peggio, passando alla peggiore franchise della lega, con 3 vittorie e ben 36 sconfitte. Se nella metropoli del Michigan ritrova il fratello Federico, che lavora come assistente allenatore ai Motor City Cruise, la squadra della G-Leaghe controllata dai Pistons, l’idea sembra quella di togliere il disturbo in estate e, magari, provare una nuova avventura da free agent.

I tanti estimatori dell’azzurro sperano che le cose finiscano così e che riesca a fare abbastanza bene in questo finale di stagione per garantirsi una last dance in una squadra che punta al suo sogno proibito, il titolo Nba. Se accettasse di scendere al minimo sindacale, parecchie formazioni di punta potrebbero usarlo nelle loro rotazioni, magari proprio i campioni dei Denver Nuggets, dove ha fatto vedere le cose migliori in passato. Se le cose non dovessero andare, poi, resta sempre il finale di carriera che aveva preannunciato lo scorso ottobre, quel ritorno all’Olimpia Milano per dare una mano a coach Messina nel duello contro la Virtus Bologna.

Visto che l’età avanza per tutti, chiudere con qualche trofeo importante da mettere in bacheca sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera comunque memorabile. Se il fisico reggerà, niente è impossibile per il Gallo.

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