Italia stracciata, Usa spietati. Finisce con un umiliante 100-63

Gli Azzurri di Pozzecco reggono il confronto per un solo quarto e mezzo, prima di essere massacrati da un Team Usa concentrato, che non ha sbagliato niente. Ennesima prova da dimenticare dall'arco, un finale amarissimo per il mondiale azzurro

Fonte: Twitter (@Italbasket)
Fonte: Twitter (@Italbasket)

Che si trattasse di impresa quasi impossibile ne eravamo certi ma perdere in maniera così pesante contro Team Usa fa malissimo. L’Italia di Pozzecco tiene il confronto con una nazionale americana scottata dalla sconfitta con la Lituania per un solo quarto e mezzo. Team Usa non sbaglia niente, è cattivo in difesa, implacabile dall’arco e infligge una sconfitta perentoria agli Azzurri. Il punteggio finale è forse troppo umiliante per un’Italia che ci ha provato fino alla fine, condannata da una prova dall’arco troppo brutta per essere vera.

Con così tante europee ai quarti di finale, le gare di consolazione perdono importanza. Per staccare il biglietto per Parigi toccherà passare dal torneo pre-olimpico. Un finale amaro, che rischia di far dimenticare le grandi prove messe dagli Azzurri in questo mondiale. Niente miracolo, hanno vinto i più forti. Giusto così.

L’Italia parte bene, poi si spegne

I primi secondi del quarto di finale vedono Team Usa provare ripetutamente da tre, senza fortuna. Gli Azzurri, però, lasciano tre rimbalzi offensivi ai rivali che, alla fine trovano il canestro. Fontecchio sul ribaltamento di fronte prova un gancio ma non è preciso. Per fortuna le percentuali, per ora, sono basse da entrambi i lati. L’Italia inizia a far girare come si deve il pallone, trovando Melli sotto il tabellone, costringendo Jackson al primo fallo dopo una finta dell’avanti dell’Olimpia. Sul secondo errore dal tabellone, primo rimbalzo offensivo dei nostri ma, ancora una volta, sospensione imprecisa. Nik si rifa poco dopo: primo canestro il suo e siamo 3-4. Il duello con Jackson si ripresenta dall’altra parte del campo e l’americano mette uno sfondamento sull’azzurro. Coach Kerr butta nella mischia Paolo Banchero e Tonut gli dà subito il benvenuto con una bella tripla. Italia finalmente paziente ma Polonara è costretto a prendersi un tiro non semplice, che sbaglia. Team Usa impreciso dall’arco ma quando si aprono corridoi verso il canestro, Bridges costringe Fontecchio al primo fallo. Per ora la lotta sotto il tabellone è tutta dalla parte degli statunitensi.

Banchero va proprio sul giocatore di Utah e non abbocca alle sue finte, recuperando un buon pallone. Gli Azzurri reagiscono bene alla difesa alta dei rivali, trovando Tonut liberissimo nel pitturato. Melli sgomita parecchio sotto il tabellone ma non trova il sottomano in una fase molto confusa della partita. Quando il ritmo si alza, Team Usa sa essere letale nelle ripartenze. Tripla di Brunson che riporta avanti gli americani ma la partita è ancora bella serrata. Fontecchio forza una bomba, stampandola ancora sul ferro: serve più pazienza nello spostare la difesa, non è necessario forzare i tiri. Pozzecco richiama Tonut in panchina e getta nella mischia il capitano Datome. Pippo Ricci lascia il campo per una ferita al labbro in un contrasto con il roccioso Ingram. Ogni errore dall’arco, come quello del capitano, viene punito dagli americani, che volano sul più sei. Fontecchio prova a ricucire lo strappo con una penetrazione ignorante che costringe Banchero al fallo: canestro buono e libero per Simone. Peccato che la pressione della difesa sia da rivedere: Ingram, tutto libero, ringrazia e mette una tripla. Austin Reaves converte un rimbalzo dell’italo-americano nell’ennesima bomba: massimo vantaggio di Team Usa, 20 a 11.

Pozzecco chiama il timeout per rivedere qualche dettaglio ed evitare cali di tensione pericolosissimi. Fontecchio decide di rispondere con la sua prima tripla ma gli americani sanno essere anche creativi: una mezza magia di Haliburton trova Portis tutto solo, che conclude con una bella schiacciata. Pozzecco richiama Fontecchio, dando spazio a Procida sul meno otto nel finale del primo quarto. Datome si prende una sospensione complicatissima nel traffico e la sbaglia: rovesciamento di fronte e Banchero infila un canestro non banale. Il primo quarto si conclude sul 24 a 14. Serve una reazione immediata, prima che sia troppo tardi.

Italia imprecisa, gli Usa volano

Pajola recupera un pallone clamoroso su Portis ma è davvero difficile trovare spazi nella difesa statunitense. Nuova occasione di impostare la manovra ma la circolazione di palla non è quella dei tempi migliori. Fontecchio è costretto a forzare un’altra tripla, nuovo errore ma, d’altro canto, trovare corridoi buoni nel pitturato è impresa non semplice. Ricci fa una mezza magia andandosi a riprendere la tripla deviata per un facile sottomano. Dall’altra parte, però, Bridges converte una ripartenza con efficacia imbarazzante. Tonut pianta sul ferro una tripla aperta ma la percentuale rimane quella di sempre a questi mondiale: con un due su dieci dall’arco, difficile vincere. Melli trova un canestro che è una boccata d’aria fresca ma non riusciamo ad essere continui: Fontecchio azzarda un’altra tripla, ancora un errore per un preoccupante uno su cinque. Bridges costringe Spissu al fallo per un gioco da tre vecchio stile che vale il 31-18 per Team Usa. L’Italia continua con la solita ricetta: circolare palla fino a quando non si apre una possibilità di tripla. Peccato che i nostri abbiano la mano gelida.

Pozzecco chiama un altro timeout per serrare i ranghi in un momento davvero critico della partita. Branson conclude un parziale di 9-4 che li porta sul più quindici. A meno di quattro minuti dalla sirena lunga nuovo errore di Melli che apre la ripartenza statunitense: Bridges pianta un’altra tripla e la infila. 36-18 per Team Usa in un momento nerissimo per l’Italia, dove si salva solo Melli, almeno dal punto di vista mentale. Banchero infierisce con una schiacciata ma poi viene stoppato bene da Fontecchio. Edwards, però, è implacabile dall’arco e il sottomano di Tonut serve solo per addolcire una pillola amarissima. L’Italia non riesce a rispondere all’aggressività americana, trovando una coraggiosa penetrazione di Spissu per rimanere a galla. Stasera il blackout è arrivato prima del solito e in campo si vede un certo scoramento, specialmente dopo l’ennesima tripla di Bridges, già a 20 punti. Reaves si inventa un’azione mostruosa, correggendo una bomba sbagliata. Team Usa si diverte, gli Azzurri decisamente meno. Steve Kerr chiama un timeout per preparare gli ultimi 20 secondi ma la partita sembra già andata. I liberi di Melli e Polonara riportano gli Azzurri a meno 22, con gli Usa che sprecano l’ultimo possesso. Si va negli spogliatoi su un preoccupante 46-24. La montagna da scalare è enorme ma non è ancora finita.

Bridges micidiale, l’Italia affonda

Nel primo tempo gli Azzurri hanno faticato tantissimo a trovare la via del canestro in penetrazione in un’area statunitense chiusa a tripla mandata. Gli unici a indovinare qualche corridoio buono sono stati Tonut e Spissu ma sono rondini che non fanno primavera. Certo che con un due su 19 da tre risalire è davvero complicatissimo. Serve un’Italia diversa ma Team Usa riprende come ha finito, con una tripla di Edwards. Fontecchio indovina il corridoio giusto per un bel terzo tempo ma gli americani sono implacabili dall’arco con Josh Hart. Fontecchio mette i suoi liberi ma servono più soluzioni in attacco. Mikal Bridges infierisce sulla zona azzurra con un’altra bomba, schernisce la panchina italiana e si becca un tecnico. Fontecchio ruba un pallone a metà campo e mette uno schiaccione enfatico: sette punti per lui ma fino a quando gli Stati Uniti non sbagliano una tripla si può fare davvero poco. 24 punti in due quarti e mezzo è roba assurda, tanto da rischiare di battere il record di Kevin Durant con la maglia della nazionale. L’unico a salvarsi è Simone Fontecchio, che mette il suo decimo punto del terzo quarto. Il più 28 lo mette il solito Bridges, in vera e propria trance agonistica.

Polonara Italia USA
Fonte: Twitter (@Italbasket)

L’Italbasket trova qualche punto ma la tensione sembra evaporata, nonostante gli Azzurri stiano facendo l’impossibile per non gettare la spugna. Il morale, però, sembra sotto i tacchi. Solo Fontecchio non si arrende, recuperando palloni, mettendo stoppate ma il resto dell’Italia ha staccato la spina. Tutto troppo facile per Team Usa, che si ritrova avanti di 32 punti. Sul 73-36 gli Azzurri sbagliano l’impossibile, con Niccolò Melli che finisce a terra dopo uno scontro pesantissimo per impedire la schiacciata ad Ingram. L’intervento dei medici interrompe un momento da dimenticare per l’Italbasket. L’americano si becca un fallo antisportivo ma è una magrissima consolazione per i nostri. Ormai si gioca solo per rispettare l’impegno. Senza la cattiveria necessaria, Haliburton si trova tutto solo e mette una tripla.

Tonut 2 Italia USA
Fonte: Twitter (@Italbasket)

Ricci risponde mettendone finalmente una ma si aspetta solo la fine. Stasera Team Usa ha messo una partita perfetta, sia in difesa che dall’arco. Il tabellone mostra numeri imbarazzanti ma una statistica spiega tutto: dei 28 tiri da tre provati da entrambe le nazionali, gli americani ne hanno messi 14, i nostri solo 4. Procida perde un pallone atroce nella nostra metà capo, aprendo spazio ad un sottogamba per Banchero, che mette la schiacciata. Ormai è showtime per gli eredi del Dream Team: l’Italia non può che guardare il tabellone e provare a dimenticare un meno 39 troppo brutto per essere vero.

In campo solo gli Usa

L’unico a reggere è Fontecchio, che trova qualche punto pesante. Severini trova una rarissima tripla ma a questo punto si lotta solo per ridurre un parziale decisamente ingeneroso per i nostri. Simone è costretto a spendere il suo quinto fallo e si deve sedere in panchina con otto minuti ancora da giocare. Ormai è solo accademia, con la tensione nervosa che cala a livelli di guardia da entrambe le parti. Procida recupera un buon pallone e mette una schiacciata in velocità, cui risponde l’ennesima tripla di Haliburton. La delusione in campo è tanta: si sapeva che Team Usa era favorito ma perdere in maniera così enfatica rischia di far dimenticare le imprese compiute negli ultimi giorni. Spazio anche a Diouf ma sembra di assistere alla gara di tre punti dell’All Star weekend. I canestri arrivano ma pesano molto meno. È sicuramente un finale triste per un percorso ai mondiali che meritava di chiudersi in maniera meno netta.

Pozzecco capisce che la partita è andata e mette in campo anche Spagnolo. Con sei europee ai quarti di finale, anche la corsa ai posti olimpici si chiude per gli Azzurri, che dovranno sgomitare nel torneo pre-olimpico, togliendo ancora pressione per le partite di consolazione.

Gli ultimi minuti si giocano con zero pressione, giusto per migliorare le statistiche, come fa Spissu con una bella tripla. Gli Stati Uniti superano quota cento, tornando in media mondiale. Non c’è tempo per altro, alla Mall of Asia Arena finisce con un umiliante 100-63 per Team Usa.

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