Basket, scontri dopo la partita Trieste-Varese: arrestati 6 ultras

I tifosi varesini hanno abbandonato il palazzetto, poi armati di bastoni e coperti in volto, hanno fatto marcia indietro, venendo a contatto con quelli triestini

Basket, scontri dopo la partita Trieste-Varese: arrestati 6 ultras
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Stamani la Polizia di Stato delle Questure di Varese e di Trieste ha tratto in arresto 6 persone (4 di Varese e 2 di Trieste), ritenute aver preso parte agli scontri avvenuti in occasione della partita di basket del 3 novembre scorso. I componenti delle opposte frange ultras hanno ingaggiato violenti scontri, colpendosi con bastoni ed aste di bandiera. Due tifosi triestini ed una agente di Polizia hanno riportato ferite. A seguito del lavoro d’indagine svolto dalle Digos di Varese e Trieste, si è giunti all’identificazione dei responsabili e questa mattina si è proceduto al loro arresto.

Secondo la ricostruzione dei quotidiano Il Piccolo erano 21 i supporter di Varese, autori del clamoroso agguato organizzato per aggredire i tifosi triestini mentre defluivano dal palazzetto a partita terminata. Tra loro, secondo testimonianze, anche ultras dell'Udinese in virtù di un gemellaggio con i lombardi e della rivalità antitriestina. Questi chiedono di andarsene dal palazzetto prima della fine del match. Sembra almeno cinque minuti in anticipo sulla conclusione dell'ultimo quarto. La Questura sostiene che il gruppo, i ventuno appunto, viene scortato dalle forze dell'ordine verso la zona in cui ha posteggiato le auto, in direzione dell'imbocco della grande viabilità a Valmaura. Tutto sembra tranquillo.

A quel punto risulta che i tifosi imbocchino effettivamente la superstrada ma, anziché andarsene via, escono all'uscita di via Caboto e ritornano indietro a Valmaura. Lasciano le auto e si dirigono armati di bastoni (le aste delle bandiere) avvicinandosi in maniera minacciosa al palazzetto, imbacuccati nei giubbotti neri. Cappucci e sciarpe nascondono i volti. Sono ormai all'altezza del Grezar. Urlano, fanno esplodere petardi, accendono fumogeni e sferrano bastonate a caso su chi passa in scooter e con la macchina. E pure sulle vetture posteggiate. Vola anche un cassonetto di plastica con all'interno bottiglie di vetro. Insomma scene di inspiegabile follia.

"Condanniamo fermamente quanto accaduto stasera – ha dichiarato il General Manager della Pallacanestro Trieste Michael Arcieri –non è ammissibile che un momento di gioia e di sport si trasformi in violenza. Per noi la priorità è che il PalaTrieste continui ad essere un luogo sicuro per le famiglie e tutti i tifosi.

Abbiamo massima fiducia nelle Forze dell’Ordine affinché i responsabili di questo atto vigliacco, che moralmente tocca tutto il Club, siano assicurati alla giustizia. Rigettiamo la violenza in ogni sua forma. La nostra cultura e il nostro sport non la possono accettare".

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