Se a fare notizia nel mondo dello sport sono le storie degli atleti che, diventati ricchi troppo presto, si ritrovano poveri in canna dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, talvolta le cose vanno in maniera molto diversa. Secondo l’elenco pubblicato oggi dalla rivista di economia Forbes, la superstar del basket Nba anni ‘80 Magic Johnson ha saputo dimostrare di essere un mago anche lontano dal parquet. Grazie ad una gestione molto oculata del suo patrimonio ed alcuni investimenti azzeccati, l’ex campione dei Lakers è entrato nell’esclusivo club degli atleti miliardari, accumulando una ricchezza valutata in 1,2 miliardi di dollari. Risultato niente male per un ragazzino di Lansing, il cui padre faceva due lavori per mantenere i nove figli.
Il fiuto per gli affari di Magic
Dopo aver fatto sognare gli amanti del basket di tutto il mondo con la maglietta gialloviola dei Lakers, Magic fu costretto a ritirarsi dalla Nba dopo la positività all’Hiv riscontrata nel 1991 ma ebbe davvero pochi problemi ad abituarsi alla vita dopo il basket. Finito il giro d’onore con il Dream Team a Barcellona 1992, Johnson si era già dimostrato perfettamente in grado di gestire i suoi guadagni e trovare modi per farli fruttare al meglio. L’elenco delle partecipazioni dell’ex Lakers è tanto lungo quanto vario: visto il suo profilo pubblico nella città degli angeli, ha trovato il modo di acquisire quote in tre squadre professionistiche di Los Angeles, le Sparks della Nba femminile, il Los Angeles FC della Mls e, soprattutto, i Dodgers, squadra di baseball tra le più forti della Mlb. Magic non è però stato in grado di compiere subito investimenti così pesanti ma è partito dal basso, infilando una serie di successi nel corso degli anni.
Il primo investimento arrivò quando giocava ancora a basket: nel 1990, infatti, acquisì una quota di minoranza in uno degli impianti di imbottigliamento della Pepsi più grandi d’America. Da lì non si è fatto mancare quasi niente: in partnership con il gigante dei cinema Loews, ha creato sale nei quartieri a maggioranza afroamericana, seguita poi da un accordo con Starbucks per aprire caffè negli stessi quartieri. L’investimento più fortunato, però, è arrivato nel 2015, quando acquisì il 60% della compagnia di assicurazioni EquiTrust: grazie anche al suo appeal, la ditta specializzata in polizze vita è passata da 16 a 26 miliardi di valore, con un fatturato di circa 2,6 miliardi di dollari all’anno. Magari non sarà stato un investimento sexy, ma i profitti non mancano di sicuro.
Il club dei miliardari
Scorrendo l’elenco dei miliardari di Forbes, i nomi degli atleti sono davvero pochi, rendendo questo forse il club più esclusivo al mondo. Magic è infatti solo il quarto sportivo a superare la soglia psicologica del miliardo di dollari, dopo LeBron James, il famoso golfista Tiger Woods e il grande Michael Jordan. Se LeBron e Tiger sono stati più veloci di Magic, visto che hanno passato il miliardo di patrimonio mentre stavano ancora giocando, l’ex Laker è riuscito a superarli di circa 100 milioni in un solo anno. Considerato che LeBron James ha incassato quasi 479 milioni di dollari durante la sua lunghissima carriera Nba, quasi quattro volte la cifra, aggiustata per l’inflazione, che Johnson percepì dai Lakers, il talento per gli affari di Magic è ancora più impressionante.
Se Forbes pubblica solo l’elenco degli uomini più ricchi d’America, l’elenco degli sportivi super-ricchi è sicuramente più lungo: almeno altri quattro campionissimi di vari sport hanno un patrimonio altrettanto importante. Si va dall’ex pugile Floyd Mayweather alla superstar del tennis Roger Federer, sempre molto attento alle possibilità di sponsorizzazioni e, magari, a qualche partecipazione di minoranza. Chiaramente, poi, non possono mancare i due dominatori del calcio degli ultimi 20 anni: sia Cristiano Ronaldo che Lionel Messi hanno accumulato proprietà e partecipazioni oltre il miliardo ma è più complicato capire esattamente a quanto ammonti il loro patrimonio, visto che è distribuito in molti paesi e una moltitudine di società parallele.
L’imbattibile Michael Jordan
Pochi dubbi su chi sia l’atleta più ricco al mondo, un talento straordinario che ha saputo fare ancora meglio nel terreno degli affari. Michael Jordan, ad inizio ottobre, è stato il primo atleta professionista ad entrare nella lista dei 400 uomini più ricchi d’America, dopo aver venduto la quota di maggioranza dei Charlotte Hornets lo scorso agosto. Visto che la franchise Nba è stata valutata circa 3 miliardi di dollari, il patrimonio di MJ lo ha fatto entrare nella lista. Il 60enne è entrato al numero 379, anche se in coabitazione con altri 15 personaggi ma deve ancora darsi parecchio da fare per inseguire i due uomini più ricchi d’America, Elon Musk e Jeff Bezos, il cui patrimonio è rispettivamente di 251 e 161 miliardi di dollari. Quello che, secondo molti esperti, è il più grande cestista della storia della Nba, è passato dai sei titoli vinti con i Chicago Bulls ad una vita all’insegna dei consigli d’amministrazione.
Applicando agli affari la sua proverbiale determinazione vista sul parquet è stata la chiave per il suo successo, a partire dal famoso accordo firmato a suo tempo con la Nike, che gli garantisce ancora oggi un corposo assegno per le vendite delle scarpe da basket a lui dedicate. Quanto gli deve la Nike? Nell’ultimo anno fiscale, qualcosa come 260 milioni di dollari ma non è l’unico accordo che ha contribuito a far triplicare il patrimonio di Jordan dal 2014.
Oltre ai profitti degli Hornets, nell’ultimo anno ha ricevuto circa 2,4 miliardi lordi dalle ditte con le quali collabora, dalla Nike alla Gatorade ma non solo. Non c’è niente da fare: quando si tratta di vincere, Jordan è davvero imbattibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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