Mondiali, agli ottavi l’Italia ritrova la Serbia. Chi gioca e dove vederla

L'Italbasket se la vede con gli slavi in una delle rivalità più calde del mondo del basket. I balcanici finora hanno sbagliato pochissimo ma gli Azzurri potrebbero farcela. Vediamo le chiavi della partita e dove seguirla in tv

Mondiali, agli ottavi l’Italia ritrova la Serbia. Chi gioca e dove vederla

Ancora una volta l’Italbasket deve giocarsi il tutto per tutto contro i maestri del basket della Serbia. Anche se stavolta non avranno in campo l’Mvp delle Finals Nba Nikola Jokic, il quintetto slavo è nettamente favorito per l’accesso ai quarti di finale dei mondiali di basket asiatici. Il compito dei ragazzi di Pozzecco non sarà semplice, anche se, ultimamente gli incroci tra le due nazionali sono andati quasi tutti a favore degli Azzurri. Vediamo quindi insieme le chiavi della partita di venerdì 1 settembre, i giocatori da tenere d’occhio e dove seguire la gara dove i ragazzi di Pozzecco dovranno davvero fare un mezzo miracolo per portare a casa la vittoria.

La storia dalla nostra parte?

Dire che Italia e Serbia si conoscono bene è un understatement. Le due nazionali hanno sviluppato negli anni una delle rivalità più calde nel basket mondiale, proseguendo la tradizione di scontri memorabili tra due delle grandi potenze della pallacanestro europea. Senza bisogno di tornare agli anni ‘80, quando Yugoslavia ed Italia se la sono vista spesso e volentieri sui palcoscenici più importanti, dal 2015 ad oggi le gare tra le due nazionali sono state sempre delle gran belle partite. L’Italia ritrova la Serbia per il secondo mondiale di fila, anche se l’ultima volta le cose non andarono affatto bene per i nostri, una netta sconfitta per 99-72. Vedi sopra per i due precedenti Europei, dove gli Azzurri erano sempre usciti a testa bassa dal parquet.

Ricci Italia Repubblica Dominicana

Il momento decisivo, quello che nessun tifoso azzurro dimenticherà mai, risale a tre anni fa, quando l’Italia di Sacchetti si giocò il tutto per tutto nella bolgia di Belgrado, dove per staccare il biglietto per Tokyo 2020 serviva battere i padroni di casa. Ieri come oggi, i favori dei pronostici erano tutti a favore dei balcanici ma l’Italia, con una prestazione commovente, riuscì a spuntarla per 102-95. Quando la Serbia ebbe l’occasione di vendicarsi agli Europei dell’anno scorso, i ragazzi di Pozzecco vinsero ancora per 94 a 86. Allora ci volle una partita memorabile del play sardo Marco Spissu, 22 punti messi in faccia a Nikola Jokic. Ad inizio agosto, nel torneo dell’Acropoli ad Atene, era stata partita vera, decisa a favore degli Azzurri a fil di sirena. Ora in palio ci sono i punti buoni per rimediare al tonfo con la Repubblica Dominicana ma servirà una gara perfetta. Sicuramente la Serbia farà di tutto per vendicare lo smacco di Belgrado.

Serbia, occhio a Bogdanovic

Se gli Azzurri hanno mostrato preoccupanti pause e una mano gelida dall’arco, il cammino di avvicinamento della Serbia a questo secondo girone dei mondiali non avrebbe potuto essere migliore. All’interno di un gruppo B certo non più complicato di quello dell’Italia, il gruppo guidato da un vecchio volpone come Kari Pesic ha mostrato ben poche debolezze in un percorso perfetto. Dopo aver asfaltato la Cina 105-63, una nettissima vittoria contro Porto Rico lunedì, seguita dal 115-83 inflitto al coraggioso Sud Sudan dell’ex star Nba Luol Deng. La principale differenza tra le due squadre, manco a dirlo, è stata la precisione nei tiri da parte degli slavi, ben superiore a quella degli Azzurri: il 57,2% dal campo non è impressionante, ma la differenza in fatto di tiri da tre è preoccupante. La nazionale balcanica ha messo 38 triple su 85 tiri, un 44,7% che fa impallidire il 28,7% dell’Italia. In generale tutte le statistiche sono a favore degli slavi che, finora, hanno segnato 20 punti e fornito 10 assist a partita in più rispetto agli Azzurri.

Bogdanovic Serbia Sud Sudan

All’inizio del mondiale, la Serbia era quinta tra le favorite degli esperti e sembra pronta a tornare ai fasti del passato, ovvero alle finali perse ai mondiali 2014 e alle Olimpiadi del 2016 ma ora dovranno vedersela con una nazionale di spessore ben diverso come l’Italia. Finora Bogdan Bogdanovic ha fatto più o meno il comodo proprio sul parquet, guidando la Serbia con 18 punti, 5,7 assist e 3,7 rimbalzi di media ma non è certo l’unico a dover essere guardato a vista dai nostri. Jovic e Milutinov sono stati altrettanto efficaci, specialmente il pivot dell’Olimpiakos, i cui 10,3 rimbalzi hanno fatto la differenza. Unico sollievo per Pozzecco, il fatto che il talentuoso Filip Petrusev, recentemente approdato ai Philadelphia Sixers, si sia fatto male alla caviglia contro la Cina: Pesic l’ha tenuto a riposo nelle altre due partite del girone ma potrebbe trovare qualche minuto contro gli Azzurri. Insomma, una squadra da prendere decisamente con le molle, anche se in campo non avrà quello che molti considerano il miglior cestista al mondo.

Italia, serve calma e precisione

Inutile nascondersi dietro ad un dito: la sconfitta con la Repubblica Dominicana ha complicato maledettamente il cammino dell’Italbasket al mondiale. Per approdare ai quarti di finale, a meno di improbabili combinazioni, servirà vincere entrambe le partite e sperare in bene. L’ultima volta che ci siamo trovati di fronte Porto Rico, nell’ultima partita del capitano Gigi Datome sul suolo italiano, gli Azzurri avevano asfaltato i caraibici 98 a 65 ma quella che si era giocata a Ravenna era solo un’amichevole. Ora ci sono punti pesanti in palio e le cose potrebbero cambiare parecchio. Una cosa è certa: per riuscire ad avere la meglio contro la Serbia servirà una prestazione maiuscola, senza quelle preoccupanti pause mentali come il disastroso terzo quarto contro la Repubblica Dominicana ed il finale di partita contro le Filippine. Se contro i padroni di casa il piglio dell’Italia era sembrato migliorare, qualcosa ancora non funziona. Gli Azzurri rendono al massimo quando sono pazienti, circolano la palla muovendo la difesa e trovando il corridoio giusto per andare a canestro. Il nervosismo in campo, quello che ha visto giocatori esperti sbagliare triple completamente aperte, è tanto inspiegabile quanto preoccupante.

Pajola Italia Repubblica Dominicana

I lati positivi, per fortuna, non mancano: Nicolò Melli si è rivelato fondamentale sia in difesa che nel tirare le fila nei momenti critici mentre sugli assist di Marco Spissu e sulle sue triple si può fare sempre affidamento. Simone Fontecchio guida la classifica dei marcatori azzurri ma è davvero preoccupante il suo 20% dall’arco, segno che, forse, vuol prendersi troppe responsabilità sulle spalle. Molto incoraggiante, invece, il contributo della panchina, con Alessandro Pajola e Pippo Ricci tra i giocatori più efficaci in questo mondiale. Il Pozzecco furioso ha aumentato il ritmo delle rotazioni contro le Filippine e la consistenza dell’Italia ne ha guadagnato parecchio. Visto che la differenza in termini di centimetri e talento è tutta dalla parte dei serbi, gli Azzurri potranno farcela solo con calma, pazienza e maggiore precisione. Sono un gruppo solido, compatto e, quando le cose girano, davvero difficile da piegare. Speriamo basti.

Dove vedere Serbia-Italia

La partita forse decisiva per il mondiale dell’Italia si giocherà all’Araneta Coliseum di Quezon City, Filippine, a partire dalle 10 di venerdì 1 settembre 2023. Grazie all’accordo tra i rights holder e l’emittente pubblica, la gara sarà disponibile in chiaro su RaiDue. Gli abbonati a Sky e DAZN potranno comunque seguire le telecronache sulle rispettive piattaforme via satellite o in streaming.

Jovic Serbia Sud Sudan

I bookmakers danno la Serbia favorita al 75% per la vittoria ma in una partita secca gli Azzurri sono capaci davvero di

qualunque cosa. Si replica, poi, domenica 3 settembre alle 10, quando gli Azzurri avranno l’ultima occasione per approdare ai quarti di finale affrontando Porto Rico. Buon mondiale a tutti!

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