Quando Team Usa ha messo la freccia, infliggendo una sconfitta pesante ai vice-campioni del mondo della Serbia, molti si sono affrettati a glorificare il Dream Team versione 2024 e dire che il torneo olimpico del basket ha detto tutto quel che c’era da dire. Le cose, chiaramente, stanno in maniera un po’ diversa. La nettissima vittoria degli Stati Uniti guidati da un Kevin Durant in grande spolvero sono un segnale chiaro ma la prima giornata della fase a gironi ha fornito altri verdetti molto interessanti che potrebbero complicare il cammino degli Usa verso il quinto oro olimpico consecutivo. Vediamo quindi come sono andati i debutti delle 12 nazionali presenti a Parigi 2024 e cosa attendersi dal resto della fase a gironi. Se nessuno è già eliminato, le gare di martedì e mercoledì sono già da dentro o fuori per parecchie potenze del basket mondiale.
Gruppo A, la Spagna di Scariolo rischia
Per accedere ai quarti di finale, che si giocheranno a partire dal 6 agosto a Parigi, perdere due partite di fila potrebbe non essere una condanna definitiva, visto che passeranno anche le migliori due terze. Questo, però, non vuol dire che la perdente del prossimo incrocio tra Spagna e Grecia non sia con le spalle al muro. Le Furie Rosse di Sergio Scariolo sono uscite con le ossa rotte dal debutto contro l’Australia, trascinata dalle prestazioni maiuscole di Patty Mills e Landale, perdendo per 92-80 nonostante i 27 punti di Santi Aldama ed un indomito Sergio Llull. I campioni d’Europa soffrono la fisicità dei Boomers e finiscono sotto di 14 punti nel primo quarto, lottando poi con il coltello tra i denti grazie all’esperienza del veterano del Real Madrid e la precisione dall’arco di Aldama. Nonostante si riportino a meno uno ad inizio terzo quarto, alla lunga l’Australia ne ha decisamente di più e si porta a casa una vittoria estremamente convincente.
La Grecia di Giannis Antetokounmpo è uscita anch’essa sconfitta dal debutto contro il Canada ma la partita è andata in maniera ben diversa, con gli ellenici che sono rimasti a lungo in partita per poi crollare nel finale e concedere la vittoria ai nord-americani per 86-79 nonostante i 34 punti messi a referto dalla superstar dei Bucks. Il Canada, trascinato da Shai Gilgeous-Alexander e da RJ Barrett, riescono a rispondere colpo su colpo alle stoccate assestate da Giannis, Mitoglou e Papanikolau, arrivando avanti di 10 punti alla sirena lunga. Il quintetto dell’ex stella dell’Olympiacos Vassillis Spanoulis si rifa sotto all’inizio del quarto quarto grazie all’ennesimo canestro di Giannis. Gli ultimi cinque minuti sono al cardiopalma: il Canada vola sul 78-68 per venir quasi ripreso nel finale da Antetokounmpo e soci. Alla fine, però, la Grecia s’inceppa sul più bello ed esce dallo Stade Pierre Mauroy sconfitta.
Il “gruppo della morte” sicuramente non ha deluso le aspettative dei tifosi: se Canada-Australia vede di fronte le terze classificate alle Olimpiadi e ai mondiali dell’anno scorso, a caccia del biglietto per i quarti di finale, Spagna-Grecia avrà di fronte due squadre che sanno di non poter sbagliare più niente. Chi uscirà sconfitta, avrà un piede e mezzo fuori dai quarti. Scariolo e soci sono avvertiti.
Gruppo B, match point per Francia e Germania
Come da tradizione olimpica, il gruppo dei padroni di casa è decisamente più gestibile, con l’unico grande ostacolo per la Francia rappresentato dai campioni del mondo della Germania. Le vittorie nei confronti di Brasile e Giappone non sono però uguali per quanto si è visto sul parquet. Le gare di martedì potrebbero però consegnare ad entrambe le nazionali europee il biglietto per i quarti di finale, lasciando allo scontro diretto di venerdì solo la lotta per il primo posto nel girone. Nonostante il 78-66 nei confronti del Brasile, il debutto dei Bleus non è stato affatto semplice, dato che la Francia era partita davvero malissimo nel primo quarto. Sugli scudi il veterano Nicolas Batum ma soprattutto la giovane superstar dei San Antonio Spurs Victor Wembanyama, con il suo quasi double double (19 punti, 9 rimbalzi) che sono bastati per avere la meglio sui verdeoro dell’ex Fortitudo Bologna Marcelinho Huertas.
Se la Francia ha preso il largo nel secondo tempo ma ha sofferto tantissimo all’inizio, la vittoria della Germania sul Giappone è stata decisamente più tranquilla. I campioni del mondo battono i nipponici 97-77, premendo forte sull’acceleratore nell’ultimo quarto, dopo che i campioni asiatici erano rimasti a contatto per circa mezz’ora. Scatenati sia Franz Wagner che Daniel Theis, con 22 e 18 punti rispettivamente mentre non basta la doppia doppia (20 punti, 10 rimbalzi) per Rui Hachimura. Nonostante il pesante passivo finale, il quintetto asiatico rimane a lungo in partita, grazie alle buone prove di Watanabe ed Hachimura, che, però, alla fine subiscono una punizione fin troppo pesante. I nipponici, che martedì se la vedranno proprio contro la Francia, saranno disposti a tutto pur di rifarsi, come ha detto Evan Fournier nel post-partita: “Queste partite sono sempre complicate. Il Giappone darà il tutto per tutto contro di noi”. Vedremo se le partite di martedì pomeriggio definiranno in maniera definitiva questo gruppo.
Gruppo C, Sud Sudan contro il Dream Team
Se la schiacciante vittoria degli Stati Uniti ha fatto notizia in tutto il mondo, l’incrocio tra il Dream Team e la squadra più giovane del panorama olimpico potrebbe riservare tantissime sorprese. I 23 punti di un Kevin Durant arrivato a Parigi dopo problemi al polpaccio ed il triple double sfiorato da LeBron James hanno fatto il paio con le triple di Stephen Curry, per niente disturbato dal debutto olimpico. Niente ha potuto il solito Nikola Jokic, insolitamente impreciso dall’arco come tutta la Serbia, troppo nervosa per reggere il confronto con un Dream Team ispirato. Unica nota stonata il debutto poco convincente di Joel Embiid, che ha faticato contro Jokic ed è stato continuamente beccato dal pubblico di Lille, che aveva a lungo sognato di vederlo giocare con la maglia della Francia. Impressionante, poi, il fatto che coach Steve Kerr abbia tenuto in panchina due campioni come Jayson Tatum e Tyrese Haliburton.
Il Sud Sudan, però, arriva all’incrocio con il Dream Team sulle ali dell’entusiasmo, dopo aver portato a casa la prima vittoria della giovane storia del paese africano battendo in maniera netta Porto Rico per 90-79 grazie ad un ultimo quarto preciso e coraggioso. Niente male per una nazione nata 13 anni fa dopo una lunga e dolorosissima guerra civile contro il regime islamista del Nord. La nazionale guidata dall’ex Nba Royal Ivey ha tenuto benissimo il campo contro i più esperti caraibici, andandosene nel finale grazie alla gran partita di Carlik Jones (19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) ed i 15 di Marial Shayok. Poco hanno potuto José Alvarado e Tremont Waters, che hanno messo ben 44 punti in due nel corso della partita. Senza il crollo negli ultimi minuti, i caraibici se la sarebbero giocata fino in fondo: non un bel segnale prima della sfida contro gli Usa.
La gara di mercoledì sera arriva pochi giorni dopo la risicatissima vittoria del Dream Team per 101-100 nell’amichevole a Londra ma il tecnico africano non si fa illusioni: “Quella era un’amichevole, stavolta saranno pronti ad affrontarci. Gli Stati Uniti sono una montagna da scalare; dovremo prepararci al meglio in palestra nei prossimi due giorni”.
Se sarà questa sfida tra Davide e Golia ad attirare l’attenzione dei media, la partita tra Serbia e Porto Rico ha il sapore del dentro o fuori. Nikola Jokic e soci avranno bisogno di tirare molto meglio e mettere pressione ai guizzanti caraibici se vorranno evitare una seconda sconfitta consecutiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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