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Basta cavalli: ora il palio è una sfida tra gallinelle

CORSA In provincia di Cuneo pennuti scatenati nella gara più attesa dell’anno. Ma chi usa le ali viene squalificata

Basta cavalli: ora il palio è una sfida tra gallinelle

Sanfrè (Cuneo)Oggi è il grande giorno per Sanfrè, piccolo comune del Roero in provincia di Cuneo. Alle 16, dopo il rullo dei tamburi, va in scena la gara più attesa dell'anno: il Palio delle galline o per dirlo come vuole la tradizione del dialetto piemontese: Ciapa la galina, ossia prendi la gallina. La gara di velocità tra pennuti è il momento clou della festa padronale e coinvolge una ventina di concorrenti che arrivano agguerriti ai nastri di partenza con la loro beniamina: la coccodè più bella e potente del pollaio. Toccherà a lei, la gallina vezzeggiata e allenata tra una covata e l'altra durante tutto l'arco dell'anno, tenere alto l'onore del suo borgo, vincendo la corsa contro le rivali del paese.
Al via gli animali vengono appoggiati per terra e lasciati liberi: non vanno assolutamente toccati fino alla fine del percorso. Fazzoletto colorato al collo, spronate dal loro coach e incitate da un tifo da stadio, le concorrenti si sfidano lungo un percorso di 30 metri per tagliare il traguardo e godersi il primo premio: un piatto di grano. Il regolamento prevede una sola norma da rispettare rigorosamente: alle «atlete» è severamente vietato usare le ali, alla fine del percorso ci si arriva solo camminando. E far camminare una gallina in mezzo a centinaia di persone che fanno il tifo non è semplice.
L'arena dove si svolge il palio non è altro che una porzione di piazza, chiusa da transenne ricoperte da sacchi di juta, per evitare che gli animali si facciano male se per caso svolazzassero nella direzione sbagliata, ma più spesso accade che decidano di non muoversi per farsi una bella «crocchiata» - una cantata - proprio in mezzo al campo di gara. La tradizione del Palio delle galline risale al 1600, quando i nobili che governavano la città decisero di concedere a un contadino privilegi per tutto l'anno.

Doveva però guadagnarseli vincendo la sfida delle pule, le galline più giovani e ruspanti del pollaio. Per 12 mesi l'animale diventava intoccabile, mentre il suo padrone non avrebbe pagato le gabelle, le tasse ai suoi signori.

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