Dalla «fellation», dall'inequivoco significato, di Rachida Dati durante un'intervista, al «cunt», organo sessuale femminile, di ben due giornalisti in diretta dai microfoni radio della Bbc, nel giro di poche ore. Proseguono i lapsus linguae, clamorosi errori a «luci rosse» che fanno sorridere chi li ascolta, ma sprofondano nell'imbarazzo chi li commette.
Lapsus, dal latino «scivolone», in psicoanalisi viene inquadrato all'interno della categoria più generale degli atti mancati. Esso è infatti considerato una forma di espressione indiretta dell'inconscio: l'errore, secondo Sigmund Freud, è solo apparentemente casuale. Lo «scivolone» dunque non solo sarebbe la manifestazione di un desiderio inconscio che affiora e trova, così, soddisfacimento, ma costituirebbe anche un canale attraverso il quale trovano sfogo pensieri che, altrimenti, resterebbero rimossi dalla censura.
Chissà come il padre della psicanalisi avrebbe interpretato il lapsus di Rachida Dati durante un'intervista rilasciata domenica 26 settembre a «Canal+» sulla crisi economica. L'ex enfant prodige di Nicolas Sarkozy, caduta in disgrazia e per questo costretta a lasciare il ministero della Giustizia per uno scranno al Parlamento europeo, stava rispondendo a una domanda quando invece di dire «inflation» (inflazione) ha citato il rapporto orale. «Ho soltanto parlato un po' troppo veloce» è stato il suo unico commento il giorno dopo.
Non è andata meglio a due giornalisti della Bbc, che ieri nel giro di poche ore dai microfoni della radio britannica hanno entrambi presentato un'intervista al ministro della Cultura, Jeremy Hunt, storpiandone il nome in «cunt». Il termine deriva dal latino «cunno», ed evidentemente è stato portato oltre frontiera dalle legioni romane diventando poi «con» in Francia e appunto «cunt» in Inghilterra e in tutti gli altri Paesi anglofoni. Rientra nella famosa categoria della cosiddette «four letter words» (curiosamente nella lingua di Shakespeare tutte le parolacce hanno quattro lettere) e indica in maniera esplicita, e non molto elegante, l'organo sessuale femminile. Nonostante la sua origine latina però, come termine di uso comune è quasi sparito da qualsiasi gergo italiano, resistendo ancora con lo stesso significato solo nel dialetto calabrese.
Il primo a fare la gaffe, James Naughtie, 51 anni, che presenta un radiogiornale molto serio e autorevole in un'orario assolutamente di punta, le 8 di mattina. Dopo aver fatto cadere la bomba, il presentatore ha faticato a stento a trattenere lo scoppio di risa e ha tentato di mascherarlo con un colpo di tosse, prima di scomparire dall'etere. Ma dopo una ventina di minuti, e una valanga di e.mail di protesta, è ritornato in onda per scusarsi: «Alcuni di voi hanno pensato che fosse divertente, altri si sono sentiti francamente offesi. Tutto ciò che posso dire è che, di tanto in tanto, nelle trasmissioni dal vivo, queste cose accadono e mi dispiace molto per chi ha pensato non fosse la cosa che voleva sentirsi dire mentre faceva colazione. Neanche a me sarebbe piaciuto, inutile dirlo».
Ma poco dopo, un analogo lapsus freudiano: presentando il suo programma di approfondimento culturale, Andrew Marr, ex direttore politico della Bbc, ha voluto esordire dicendo ai suoi ospiti che non avrebbe fatto l'errore di Naughtie, ma anche lui è incappato nello stesso lapsus. Immediata la richiesta d'ammenda: «Mi scuso di averlo detto di nuovo ma è molto difficile parlarne senza dirlo».
Per la cronaca Naughtie si pronuncia più o meno come naughty, che in inglese significa: birbante, birichino, cattivo, discolo, dispettoso, disubbidiente, indisciplinato, malizioso, monello. Ed effettivamente è difficile trovare una monelleria migliore di chiamare «cunt» il povero ministro Hunt.
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