La Bbc taglia gli sprechi e il canone tv

La Bbc deve finirla di spendere in modo oltraggioso i soldi dei contribuenti e il canone non deve di certo servire a pagare i megastipendi delle star. È una vera e propria dichiarazione di guerra alla televisione di Stato l'intervista rilasciata ieri al quotidiano The Daily Telegraph dal segretario britannico alla Cultura Jeremy Hunt. Il governo e l'emittente pubblica si punzecchiano già da tempo sul fronte della riduzione dei costi, ma adesso le parole del ministro non lasciano più adito a dubbi. Dopo che ai dipartimenti governativi è stato chiesto di delineare la situazione in previsione di un taglio delle spese del 40 per cento, dopo che il primo ministro Cameron ha annunciato tempi durissimi in arrivo per tutti, l'esecutivo chiede anche alla gloriosa Bbc di fare la sua parte.
«Ci sono molte cose che vanno cambiate all'interno di quest'azienda - ha spiegato Hunt - che deve rendersi finalmente conto della nuova situazione finanziaria in cui ci troviamo. E soprattutto deve ammettere che per molte persone il modo in cui vengono spesi i soldi ricavati con il pagamento del canone è assolutamente inappropriato, un vero spreco di denaro». Un pensiero che anche il governo sembra condividere se è vero che ben presto il ministero ordinerà al National audit office di controllare i registri ufficiali della compagnia. La minaccia, neppure troppo sottintesa, è quella di verificare le spese, individuare quelle da tagliare e pensare poi ad una riduzione del canone annuale, che attualmente è di 145 sterline annue.
«Il fatto che fino a questo momento il governo non si sia espresso in merito alla questione - ha infatti precisato Hunt - non significa che la situazione attuale gli stia bene così com’è ora». Anzi, al Telegraph il ministro ha preannunciato che il processo per la revisione al ribasso del canone dovrebbe avere inizio il prossimo anno per concludersi entro il 2012. «Se c'è un momento in cui il governo di questo Paese può influire sulle politiche dell'emittente pubblica è ogni cinque anni, quando viene eletto un governo nuovo» ha concluso Hunt, facendo intendere che la nuova coalizione al potere intende avvalersi di questo diritto incoraggiando il taglio dei super stipendi e lasciando più soldi in tasca ai contribuenti.
Una presa di posizione che certo non troverà tutti soddisfatti alla Bbc. Qualche segnale di apertura ad ogni modo sta arrivando anche da parte dell'emittente. Sir Michael Lyons, manager della Bbc Trust, ha dichiarato di recente di voler pubblicare tutti gli stipendi delle star.

Quasi un atto dovuto del resto, dopo che l'opinione pubblica inglese ha già dovuto scoprire con indignazione che ci sono almeno 85 manager dell'emittente con una retribuzione annua ben più alta di quella dell'attuale primo ministro Cameron.

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