Bene le scommesse ma il Mondiale non gioca a poker

Al Mondiale non piace il poker. E il motivo è semplice. L’interesse per la manifestazione sudafricana ha limitato il gioco sul poker online che ha segnato il passo incassando a giugno 241,8 milioni contro i 278,1 del mese precedente. La differenza si aggira sul 13%. Evidente anche la flessione mettendo a confronto la raccolta di maggio e giugno con lo stesso periodo dell’anno scorso: meno 8 punti percentuali. Ma la responsabilità di questo calo non è imputabile solo alle scommesse sportive che alla fine della manifestazione faranno registrare livelli interessanti. È venuta meno l’attenzione. E il perché è semplice. In questo periodo i fedelissimi del poker online hanno preferito seguire le gare della Coppa del Mondo piuttosto che cimentarsi nei tornei di poker sul web. In assoluto però il segmento continua a macinare ricavi e utili. Nel primo semestre del 2010 il poker online ha raccolto oltre 1,6 miliardi di euro contro il miliardo e spiccioli incassato nello stesso periodo del 2009. Se il trend dovesse mantenersi su questi livelli, a fine anno potrebbe superare di un miliardo (3,3 contro 2,3) il tetto dell’anno passato. Nel primo semestre (dati forniti da Agicos) Microgame resta leader del mercato con una quota del 29,7%. Nelle posizioni di immediato rincalzo figurano Pokerstars (18,6%), Gioco Digitale/Bwin (16,2%), Lottomatica (11,0%), Snai (6,5%) e Sisal (4,9%).
Le scommesse sportive, benché abbiano accusato il colpo legato all’eliminazione dell’Italia nella prima fase, hanno destato un grande interesse. Sugli azzurri il movimento era stato importante: 8,9 milioni nella partita d’esordio contro il Paraguay, 7,6 in quella successiva con la Nuova Zelanda, 9,5 nella terza e ultima sfida con la Slovacchia. Negli ottavi la raccolta sarebbe stata ancora superiore. Inutile recriminare. C’è invece chi ha buoni motivi per dolersi del ko azzurro. L’uscita dal Mondiale ha fatto perdere 10 mila sterline, all’incirca 12mila euro, a uno scommettitore di Glasgow che aveva scommesso sul bis di Lippi quotato 16-1. Ahilui aveva fatto male i conti. A dispetto del disastro azzurro, il movimento globale di Sud Africa 2010 potrebbe superare, anche se di poco, quello di Germania 2006 (225 milioni, tutto compreso), che aveva potuto contare sulla meravigliosa cavalcata degli azzurri. Si presume un risultato attorno ai 230-250 milioni. Una stima plausibile a 4 partite dalla conclusione del programma.

Solo a Mondiale abbondantemente concluso Aams fornirà i dati esaustivi: sul piano mediatico, un errore.
In generale i giochi continuano a macinare utili, in controtendenza rispetto alla spesa media della famiglia italiana. Lo afferma l’Istat nel suo ultimo studio che racconta di un calo dei consumi attorno all’1,7% .

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